XIV Domenica del Tempo Ordinario

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,25-30.

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

“Ti benedico Padre…”

Dopo il lutto per chi non accoglie la parola, nel brano antecedente, vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato a lutto e non avete pianto), ora c’è gioia e benedizione per chi ha visto con gli occhi e con il cuore la salvezza e l’ha accettata. E’ saper stare al gioco della vita, lutto/pianto, musica/ballo… facendo il contrario ci si inceppa.. e succede molto più spesso di quanto ce ne rendiamo conto…

La vita con la sua forza spesso ci trascina a vedere una realtà che non vogliamo. La prima sapienza è saper accettare ed entrare in questo ritmo. Una volta dentro si possono leggere gli eventi dalla parte di Gesù: ovvero che la morte non è l’ultima parola, il male non vince sul bene, siamo destinati alla gioia ora e nell’eternità. Gesù è venuto e per molti è stato impossibile riconoscerlo, ne aspettavano un altro, altri non sapevano nemmeno chi fosse ma gli ha donato la salvezza e lo hanno chiamato salvatore, Figlio di Dio! In questo senso si è rivelato ai piccoli, non vuol dire agli stupidi, vuol dire a chi ha accettato quello che ha visto senza metterlo in perniciosa discussione.

Gesù arriva in un bicchiere d’acqua dato, in un malato o carcerato visitato, a volte magari solo quando capita, senza fare “gli impegnati” medaglia spesso farisaica perché suppone dei meriti.

Lo Spirito di Dio ci conduca alla verità tutta intera!

Monache Benedettine SS. Salvatore Grandate