Solennità di Pentecoste

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,19-23.
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;
a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

[fonte: vangelodelgiorno.org]

 

Signore mio Dio, quanto sei grande! Quanto sono grandi Signore le tue opere! (sal. 103)

Hai fatto sorgere per noi il lieto giorno in cui la santa Chiesa rifulge agli occhi dei credenti e arde nei loro cuori.

(cfr. St. Agostino)

Ecco il tuo grande giorno, o Padre: è sorta l’aurora del mondo nuovo che è nato nel sangue di Cristo e già

sfolgora sulla sua Chiesa la gioia pasquale che unisce i rinati nel battesimo alla sua vittoria, il giorno di

immensa gioia che porta a compimento la Pasqua del tuo Figlio, rinnovando il prodigio dello Spirito che tocca

lingue e cuori. (cfr. Inno della Liturgia delle ore).

Oggi nella solennità di Pentecoste tu santifichi la Chiesa in ogni popolo e nazione e diffondi sino ai confini

della terra i doni dello Spirito Santo. (cfr. Colletta della Solennità di Pentecoste) Lo Spirito che è disceso sul

Figlio di Dio, divenuto Figlio dell’uomo, così da abituarsi con lui a dimorare nel genere umano, a riposare tra gli

uomini, ad abitare tra le tue creature o Padre, operando in essi la tua volontà e rinnovando alla novità di Cristo

(cfr. Sant’Ireneo), oggi di nuovo scende e resta su di noi. Lo Spirito che il tuo Figlio, o Padre, ha consegnato

morendo sulla croce, lo Spirito che silenziosamente ci ha plasmato ed educato per cinquanta giorni a

riconoscere la nuova presenza del tuo Figlio nel mondo, oggi di nuovo riempie tutta la terra e rimane con noi

per sempre. (cfr. Gv. 14,24)

In questo giorno tu, o Padre, hai esaudito la preghiera del tuo Figlio: custodisci nel tuo nome quanti gli hai

dato, perché siamo una sola cosa come tu e Cristo siete una sola cosa. Lui in noi e tu in lui, perché siamo

perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu lo hai mandato e che ci hai amati come hai amato lui. (cfr. Gv.15,

22-23) È così che tu glorifichi il tuo Figlio: ci hai battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo. (1 Cor.

12,13) «Dopo l’ascensione ogni carne è del Cristo: ogni umanità credente gli appartiene. Ciò che ha reso

possibile questa estensione è il dono dello Spirito Santo che egli ha effuso e infonde in noi. Nello Spirito

possono gridare “Padre” coloro che si lasciano raggiungere, trasformare, compaginare in un solo corpo».

(dagli scritti di mons. Felice Rainoldi)

In ogni Eucaristia noi invochiamo, non solo sulle offerte ma anche su di noi, il dono dello Spirito per non vivere

più per noi stessi, ma in virtù di colui che ci ha amati.

Lo Spirito ci raduna e trasforma noi in figli di Dio e corpo di Cristo e la terra in paradiso e regno di Dio.

Lo Spirito ci riunisce in un solo corpo, ci fa diventare in Cristo un solo corpo e un solo spirito per essere offerta

viva in Cristo a tua lode e gloria, o Padre.

È lo Spirito che ci fortifica nell’unità per irradiare gioia e fiducia e camminare nella fede e rinnovandoci a

immagine del Figlio ci rende aperti e disponibili verso i fratelli, capaci di condividerne le gioie, le speranze e

progredire insieme sulla via della salvezza. Lo Spirito ci rende perfetti nella fede e nell’amore e ci dona occhi

per vedere le necessità e le sofferenze dell’uomo e infonde in noi la luce della tua Parola, o Padre, per

impegnarci con lealtà nel servizio.

Lo Spirito ci rafforza nel vincolo dell’unità rinnovandoci nella luce del Vangelo.

Lo Spirito vince ogni divisine e discordia, toglie gli ostacoli sulla strada della concordia per far splendere la

Chiesa come segno di unità e strumento di pace. (cfr. Preghiere Eucaristiche)

Celebriamo questo giorno come membra dell’unico corpo di Cristo. “Non lo celebriamo invano se saremo

quello che celebriamo: siamo incorporati a quella chiesa che il Signore colma di Spirito Santo” (anonimo

africano del VI sec). Sì, oggi riconoscendo Gesù in mezzo che ci dice: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato

me, anche io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a

coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati» (cfr. Gv. 20,19-23), celebriamo noi, celebriamo la

Chiesa.

A noi che siamo formati dall’unione di tutti i popoli, cioè a noi Chiesa di Cristo, Corpo di Cristo, Sposa di Cristo,

viene detto: “sopportatevi a vicenda con amore cercando di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del

vincolo della pace” (cfr. Ef. 4,2). Dove comandi di sopportare vicendevolmente, tu Padre hai posto l’amore.

Dove hai constatato la speranza dell’unità, hai mostrato il vincolo della pace. Questa è la tua casa o Padre,

edificata con pietre vive, nella quale ti compiaci di abitare. Aiutaci a vivere la nostra vita nella perenne

invocazione dello Spirito per essere annunziatori delle tue grandi opere, o Padre: siamo amati e possiamo

amare perchè hai posto il tuo Spirito, lo Spirito dell’amore, lo Spirito del tuo Figlio nei nostri piccoli cuori.

Vieni Spirito santo!

Monache Benedettine Monastero SS. Salvatore Grandate