Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 28,16-20.
Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
La chiesa oggi illumina la solennità dell’Ascensione da due prospettive differenti: il
vangelo la presenta come il finale glorioso della vita pubblica di Gesù, mentre gli Atti
come il punto di partenza dell’espansione missionaria della Chiesa.
È vero che con la sua Ascensione Gesù ha concluso la sua presenza terrena, ma, come ci
ha rassicurato tutta settimana promettendoci lo Spirito Santo, non ci lascia soli: “io sono
con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt. 28,20).
Sono queste le sue ultime parole, parole che allargano e rasserenano il cuore.
È questa la speranza che è in noi, quella di cui dobbiamo rispondere, con dolcezza e
rispetto, con una retta coscienza, a chiunque ce ne domandi conto (cfr. 1 Pt 3, 15).
Dov’è rivolto il mio sguardo?
È una domanda importante, dato che il mio cuore è incamminato proprio verso l’oggetto
del mio sguardo.
Come per gli apostoli, anche per me è vero che Gesù si è mostrato e ha parlato delle cose
riguardanti il regno di Dio e mi ha promesso un battesimo in Spirito Santo. Anzi sono già
stata battezzata in Spirito Santo e ad ogni celebrazione eucaristica mi è rinnovato questo
dono e ancora fra pochi giorni lo Spirito rinnoverà di nuovo tutta la terra.
L’ho riconosciuto? L’ho ascoltato?
Mi sono accorta che in me c’è una presenza capace di fare del mio cuore un cuore di
carne?
Forse sono tutte domande che nascondono il desiderio di sapere se è questo il tempo.
«Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose:
«Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma
riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni»
(Mt 28, 16-20).
Papa Francesco ci ricorda che dobbiamo avere “lo sguardo al Cielo e i piedi al mondo”,
perchè per la Chiesa l’Ascensione, preludio della Pentecoste, segna l’inizio della sua storia
e della sua missione in mezzo all’umanità.
Non è facile avere lo sguardo al Cielo e i piedi al mondo, ecco perchè faccio mia la
preghiera di san Paolo: il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, ci dia
uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli
occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati, quale
tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza
della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo
vigore (cfr. Ef. 1,17-23).
Lo chiedo per me, lo chiedo per voi, certa che il Signore ascolta!
Buona solennità dell’Ascensione!
Monache Benedettine SS. Salvatore Grandate