I Domenica di Quaresima

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,12-15.

Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto
e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».

 

«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (cfr. 2Cor 6,2).
Così ci insegna a dire San Paolo, come per incoraggiarci a muovere i primi passi attraverso il cammino quaresimale,
cuore dell’anno liturgico.
In questo tempo forte siamo chiamati, infatti, a ripercorrere le tappe fondamentali della storia della salvezza e della vita
di Gesù, per giungere ancora una volta a contemplare il Mistero pasquale e a ringraziare il Signore perché con la sua
santa croce ha redento il mondo e quindi ciascuno di noi.
La I Domenica di Quaresima ci porta ad incontrare Gesù tentato da Satana nel deserto. Quest’anno ascoltiamo il
Vangelo secondo Marco che, a differenza di Matteo e Luca, è molto sobrio ed usa poche parole, ma ben pesate e
incisive.
Il personaggio principale è il Signore Gesù; la sua guida è lo Spirito Santo; il contesto è il deserto, dal fascino austero e
un po’ misterioso, perché è sia luogo di tentazione che luogo dell’incontro con Dio, come ci è dimostrato dagli altri
personaggi presenti: Satana, le bestie selvatiche e gli angeli. Non manca l’indicazione temporale: quaranta giorni. Il
numero quaranta è fortemente biblico e simbolico: richiama i quarant’anni vissuti da Israele nel deserto prima di entrare
nella Terra promessa, i quaranta giorni trascorsi da Mosé sul Sinai o i quaranta giorni di cammino di Elia nel deserto ed
è anche simbolo della nostra vita terrena, in cui il nemico cerca in continuazione di ostacolare chi desidera seguire il
Signore.
Ma non dobbiamo spaventarci, né temere, perché il diavolo non ha l’ultima parola, anzi, nel brano di Vangelo di oggi,
Marco non gliela dà proprio, per dirci che Gesù esce vittorioso su ogni tentazione e in Lui vinciamo anche noi.
L’evangelista va direttamente all’essenziale e dalle sue frasi brevi e un po’ concitate sembra quasi ansioso…è davvero
forte in lui l’urgenza di aiutarci a riconoscere Gesù come il Figlio di Dio, venuto a portarci la salvezza:

«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15).

Il tempo è compiuto
Il termine greco qui usato per dire ‘tempo’ è kairos, il momento opportuno, giunto a pienezza. Ciò mette in risalto
l’importanza dell’oggi, del momento presente (nunc), in cui ci è dato di vivere e in cui sono racchiuse incalcolabili
ricchezze eterne: oggi, non domani, dobbiamo amare il Signore, lasciarci amare da Lui e amare il nostro prossimo. Che
cos’è il tempo se non uno spazio per l’amore?
Il regno di Dio è vicino
Il tempo è compiuto e il regno di Dio è già qui (hic) solo quando amiamo, perché cominciamo ad assaporare il fascino
dell’Assoluto e a diffondere un po’ intorno a noi il profumo dell’eternità che si fa vicina.
Convertitevi
Invito chiaro a cambiare vita, a prendere un’altra direzione: smettiamola di sentirci a posto…il Signore desidera rendere
nuovi anche noi, a partire dal di dentro.
Credete nel Vangelo
Come dice l’evangelista Giovanni, questa è l’opera di Dio per eccellenza: credere in Colui che Egli ha mandato (cfr. Gv
6,29), ovvero in Gesù, IL Signore, venuto a portare e a tutti il lieto annuncio (=Evangelium) della salvezza, del regno di
Dio.
Che questa Quaresima possa essere per ciascuno il momento favorevole per accogliere la novità del Vangelo, perché
«abbiamo tutti bisogno, in questo tempo, di tornare all’essenziale. Abbiamo bisogno ˗e con urgenza˗ di tornare a Dio».
Guardiamo fin da subito, nella gioia del più intenso desiderio spirituale (Regula Benedicti 49,7), «alla meta pasquale
che ci attende, perché il cammino quaresimale lasci una traccia profonda nella nostra vita». (Oscar card. Cantoni,
Messaggio per la Quaresima 2024).

Monache Benedettine SS. Salvatore Grandate