I Domenica di Avvento

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,25-28.34-36.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Il prossimo 24 dicembre Papa Francesco darà inizio al Giubileo 2025 con il rito di Apertura della
Porta Santa che si trova nella Basilica di San Pietro. Tema centrale del Giubileo sarà la speranza,
come ci rivela il motto: Pellegrini di speranza. Proprio per questo motivo all’inizio del nuovo Anno
Liturgico, sarà la speranza il filo rosso che ci prenderà per mano e ci guiderà nell’ascolto delle
Letture di questa prima Domenica di Avvento, aiutandoci a scorgere quei segni e quelle luci di cui
hanno bisogno i nostri cuori…oggi più che mai!
Ecco che la prima lettura (Ger 33,14-16) ci viene incontro portandoci subito l’annuncio di
promesse di bene realizzate: è Dio stesso che promette al suo popolo (oracolo del Signore!) e le sue
promesse diventano realtà alla nascita di Gesù, il nostro Salvatore. Ma c’è di più: il nostro Dio è
Dio della vita e ci invita a contemplare e ad attendere un Germoglio giusto. Non si arrende alle tante
e troppe minacce di morte che rendono sempre più oscuro l’orizzonte, ma ci offre un segno: cosa ci
potrebbe essere di più silenzioso, piccolo e nascosto di un germoglio? Eppure è questa l’immagine
più adatta e più bella per annunciare la sua venuta, proprio perché il germoglio, per quanto non
appariscente, è sicuramente carico, gravido di vita e di bene. Il nostro Dio sa sempre andare contro
corrente: non è cosa da poco contrapporre all’esplosione delle bombe e delle armi da guerra
l’esplosione di vita racchiusa in un germoglio.
Nello stesso tempo, anche San Paolo nella seconda lettura (1 Ts 3,12-4,2) ci rivolge un invito
carico di vita: Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso
tutti.
Ritorna ancora il tema della crescita, della sovrabbondanza di vita non fine a se stessa, ma aperta,
pronta a progredire sempre di più e tesa ad una grande speranza e ad una meta alta a cui tutti siamo
chiamati: la santità.
Ancorati a questa speranza, ci accostiamo al Vangelo (Lc 21,25-28.34-36): il linguaggio e le
immagini sono sicuramente di tipo apocalittico, ma ci parlano anche del nostro oggi, dell’angoscia
che pure noi conosciamo. Vi troviamo, però, ‘l’arma’ segreta e adatta per affrontare tutto: vegliare
in ogni momento pregando.
E non può mancare un ulteriore annuncio di speranza che ridesta in noi il desiderio e l’attesa della
salvezza, come dono gratuito offerto da Dio ad ogni uomo e ad ogni donna. In che cosa consiste
questa salvezza se non nel riconoscere, nel vedere il Figlio dell’uomo venire a noi OGGI?!?
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi ed alzate il capo, perché la vostra
liberazione è vicina.
In questo tempo di Avvento il Signore apra gli occhi del nostro cuore con la luce della Fede
affinché lo riconosciamo,
ci renda pellegrini di Speranza e ci doni il coraggio di metterci in cammino incontro a Lui, il nostro
Salvatore, nostro punto di arrivo e nostro compagno di viaggio più vero,
ci faccia crescere e sovrabbondare nella carità per renderci sempre più simili a Lui, affinché
possiamo essere riconosciuti come suoi discepoli.
Buon cammino di Avvento a tutti i pellegrini di Speranza!
Monache Benedettine SS. Salvatore Grandate