Il territorio di Grandate ospita il monastero del Santissimo Salvatore, abitato dalle monache Benedettine dell’adorazione perpetua del SS. Sacramento.
L’origine del monastero del Santissimo Salvatore risale all’anno 770, ai tempi della dominazione longobarda (che aveva il suo centro, per l’Italia meridionale, a Benevento), quando il duca di Benevento Arechi II° donò il terreno (in territorio di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta) e i fondi per la costruzione di una chiesa dedicata al SS.mo Salvatore con annesso monasteri puellarum. Questo è ritenuto l’atto di nascita del monastero di Grandate.
Posto sotto la giurisdizione del monastero di S. Vincenzo al Volturno, ne seguì le vicissitudini. Verso la fine del 1300 pare che le monache del monastero, a causa delle guerre civili, fossero rimaste solo in 4, per cui ci fu il tentativo di installare al loro posto dei Domenicani. Il progetto però non ebbe seguito e più tardi ritroviamo San Salvatore nuovamente abitato dalle monache e coinvolto dalla attuazione dei decreti del Concilio di Trento riguardo alla clausura. Nel 1700 il Monastero del SS. Salvatore era economicamente prospero, tanto da poter fare dei prestiti al Comune. Alla fine del secolo XVIII ebbe inizio però un periodo di declino.
Nel XIX° secolo una serie di tagli economici e le leggi dello stato che sopprimevano le corporazioni religiose, condussero il monastero SS. Salvatore alla fine.
La rinascita si colloca nel 1926 ad opera delle Benedettine dell’adorazione perpetua del SS. Sacramento, interpellate dal vescovo della diocesi Mons. F. Del Sordo che aveva riavuto dal governo la chiesa del SS. Salvatore e parte dei locali del monastero, a condizione che lì si tenessero attività a beneficio della popolazione. Sorse però una difficoltà: nei pressi del monastero c’era una cartiera che, con le sue esalazioni, nuoceva alla salute delle monache.
I superiori maggiori decisero così di trasferire la comunità in altro luogo.
Dopo molte ricerche fu individuata in Lombardia un’antica villa che poteva essere adattata a monastero. Si trovava a Grandate, in provincia e diocesi di Como.
Nel luglio 1954 la comunità monastica compì il suo esodo da Piedimonte a Grandate.
Nel 1996 ha ricevuto la visita del Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II.
Dal 1998 al 2004 si conta una gran quantità di lavori di ristrutturazione.
Nel 2004 sono stati celebrati i primi cinquant’anni di presenza a Grandate.