IL PUNTO DI VISTA DI GIUSEPPE
Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, venne un ordine dell’imperatore Augusto: “Si faccia il censimento di tutta la terra!”
Io e Maria eravamo originari di Betlemme e così dovemmo metterci in viaggio per essere registrati in quel luogo.
Fu un viaggio lungo e faticoso.
Quando arrivammo a Betlemme era notte. Faceva freddo. Speravo che qualcuno ci avrebbe aperto la porta della sua casa. Avevamo bisogno di trovare un po’ di calore, un gesto di amicizia e di bontà.
Bussai a più porte ma nessuno aveva un posto per accoglierci.
Tutti avevano pronta una scusa, tutti avevano forse il cuore occupato dall’egoismo.
Andammo a cercare una stalla abbandonata dai pastori.
E lì nacque Gesù.
Per scaldarlo avevamo la paglia e il nostro amore.
Improvvisamente la stalla si riempì di luce, una luce gentile che sembrava un abbraccio di pace.
E il canto degli angeli svegliò gli uomini che non si erano accorti di nulla.
E giunsero i pastori con le loro pecore che si sdraiarono ai miei piedi: sembrava che loro avessero capito che il piccolo Gesù era un bambino speciale…
Giuseppe non si scoraggia. Affronta la fatica del viaggio per arrivare a Betlemme. Non si scoraggia neppure di fronte al rifiuto di tutti quelli che gli chiudono la porta. Rimane mite e umile e non perde la fiducia in Dio
INSIEME PREGHIAMO: VIENI SIGNORE GESU’
A portare il tuo abbraccio a tutte le persone che si sentono rifiutate.
VIENI SIGNORE GESU’
A scaldare il nostro cuore perché possa diventare ospitale con tutti
VIENI SIGNORE GESU’
A farci capire che con la nostra indifferenza facciamo male alle persone
VIENI SIGNORE GESU’
Sull’esempio di Giuseppe ci prepariamo al Natale…
ACCOGLIAMO con un sorriso tutte le persone che incontriamo anche quelle che di solito facciamo fatica a salutare
Impegno: Riprendiamo la nostra cometa… che sera dopo sera sta diventando sempre più colorata…
Proviamo ad accogliere e a salutare con gioia tutte le persone che incontriamo soprattutto quelle con cui facciamo più fatica…