Commento alla Via Crucis 2022

Quest’anno la Via Crucis è stata vissuta fermandoci in alcuni luoghi simbolici del nostro Paese:

La Croce Rossa per ricordare gli ammalati e coloro che di essi si prendono cura. Il borgo “Bustigo”, per i nostri anziani che hanno sofferto così tanto nel periodo della pandemia. La fabbrica, perchè le difficoltà del mondo del lavoro vengano ricordate nelle nostre preghiere. La scuola dell’infanzia per la famiglia, come centro dell’Amore e della nostra società, e come contesto educativo. La scuola media perchè i nostri giovani sono la speranza.

Ma soprattutto si è voluto coinvolgere le persone che di questi luoghi sono rappresentative, chiedendo loro di portare la Croce da una stazione all’altra, accompagnandoci in questo percorso di meditazione delle ultime ore di vita terrena di Gesù.

Quindi sul sagrato della Chiesa ha preso la Croce un volontario della sede della Croce Rossa del nostro paese, accompagnato da tanti “colleghi” tutti in divisa. Chissà quante croci sostengono ogni giorno con pazienza e dedizione e soprattutto hanno sostenuto in questi ultimi due anni.

Al Bustigo siamo arrivati guidati da un pensionato. Spesso sulla terza età pesa la croce degli anni, degli acciacchi ma i nostri anziani sono anche una ricchezza di memoria e di esperienza.

Un artigiano del nostro paese ha portato la Croce fino alla terza stazione. Il lavoro è ciò che realizza l’uomo ma spesso le aziende sono costrette a chiudere e le famiglie sono piegate dalla disoccupazione. Una croce davvero pesante!

Una famiglia ha portato la Croce fino alla scuola dell’Infanzia. Ogni famiglia è gravata da croci più o meno pesanti ma l’unità di genitori e figli che camminano insieme sostenendosi dà davvero speranza.

Dalla scuola dell’infanzia alla scuola media ha preso la Croce un giovane parrocchiano. I nostri ragazzi hanno sofferto tanto per le restrizioni della pandemia e abbiamo messo le loro tribolazioni ai piedi di Gesù.

Don Roberto, guida della nostra Parrocchia, ha riportato la Croce in Chiesa, ultima stazione. Qui ci ha dato appuntamento alla sera successiva per la Veglia Pasquale, perchè Gesù è morto, abbiamo condiviso con lui il peso della croce nella nostra Via Crucis, ma soprattutto è Risorto. E questo deve dare speranza alle nostre croci quotidiane.

Nel silenzioso cammino abbiamo  colto ed offerto le emozioni ricorrenti di questi 2 anni: solitudine, timore, silenzio, distorto senso del tempo, ma anche speranza  e stupore, come di fronte ad una nuova primavera.

La gioia di ritrovarsi di nuovo insieme, la bellezza di un momento intenso, vissuto ed offerto in una circostanza così importante come la passione di nostro Signore Gesù Cristo,  ha dato la sensazione forte che la nostra voce, nel silenzio della nostra interiorità,  fosse un poco la voce del mondo.

Camminare insieme nella storia di oggi come quella di ieri si chiama Chiesa, luogo dove ogni espressione di dono, di servizio libero è la risposta all’amore di Dio e principio dell’amore umano.

Gruppo preparazione preghiere