Quest’anno don Roberto ha dato a noi ragazzi dai 13 ai 16 anni la possibilità di frequentare un campo a Baruffini, piccola località di montagna situata sopra il centro di Tirano.
Siamo partiti il 10 luglio accompagnati dal don e da alcuni educatori.
Abbiamo trascorso 6 giorni in una casa, un tempo usata come oratorio e ancora prima come scuola, provvista di grandi stanze, di un enorme balcone con vista paronamica sulla Valle, e di una spaziosa camera mortuaria dove quotidianamente veniva celebrata la messa.
La maggior parte delle giornate si è svolta nel seguente modo: sveglia alle 8, colazione e sistemazione della casa.
Dopo queste prime attività ci radunavamo tutti in refettorio per la preghiera del mattino e per ascoltare il don. Le sue riflessioni ci hanno aiutato a comprendere il brano di Zaccheo: ogni giorno venivano messi il luce aspetti diversi della vicenda che poi noi analizzavamo personalmente.
Al termine di questo momento, c’erano attività libere e il gruppo di turno dava una mano alla cuoca Anna a preparare il pranzo.
Verso le tre del pomeriggio ci si divideva in gruppi, in base alle classi, e con il don e gli educatori si condividevano le riflessioni del mattino.
C’era poi spazio per la merenda e per andare in un campo da calcio a fare 4 tiri al pallone o in un campo da pallavolo, entrambi situati nelle vicinanze della “nostra” casa.
Verso la fine del pomeriggio, veniva celebrata la messa che non era molto lunga ed era animata da noi ragazzi. Ogni volta qualcuno tra noi leggeva la prima lettura e il salmo mentre altri cantavano. Don Roberto, per coinvolgerci, faceva delle domande riguardanti la messa e le letture.
Conclusa la celebrazione il gruppo di turno si occupava della preparazione della cena mentre gli altri giocavano, chiaccheravano, ammiravano il paesaggio…
Dopo la cena…divertimento per tutti!!! Ogni sera venivano proposti giochi diversi che avevano lo scopo di aiutarci a conoscerci meglio e stare insieme in allegra compagnia.
Hanno riscosso grande successo il “gioco della moto” e quello di “dame e cavalieri”, quest’ultimo accompagnato da penitenze davvero dure.
Dopo i giochi…tutti a letto.
Mercoledì e venerdì abbiamo trascorso il nostro tempo in modo diverso: la giornata di mercoledì è stata impiegata in una lunga e stancante camminata che ci ha portati lungo il corso dell’Adda. Giunti in un’area verde e ombreggiata don Roberto ha celebrato la Messa al termine della quale abbiamo pranzato e siamo poi ripartiti per Baruffini.
Venerdì invece è stato un giorno molto particolare, il “giorno del deserto”. Ci è stato chiesto di fare lunghi momenti di silenzio e di parlare sottovoce. In questa giornata ognuno di noi ha cercato di conoscere se’ stesso in modo più approfondito. Anche il pranzo di venerdì è stato particolare: un po’ di riso in bianco e patate.
Nel pomeriggio siamo andati a Tirano per visitare il Santuario e per gustarci un ottimo gelato offerto dal don.
Venerdì sera abbiamo vissuto una veglia di preghiera durante la quale ci siamo reciprocamente chiesti perdono per gli sbagli commessi durante il campo e abbiamo ringraziato per i tanti doni ricevuti.
Sabato, ultimo giorno, abbiamo celebrato la Messa e dopo aver pulito casa e aver pranzato siamo partiti per tornare a Grandate.
Il campo ha fatto nascere nuove amicizie e ci ha fatto migliorare nel rapporto tra di noi.
Non è stato solo divertimento: ci sono stati momenti di riflessione e di preghiera che ci hanno fatto crescere come persone e nell’amicizia con Gesù.
Per essere il primo campo, la maggior parte di noi ragazzi è rimasta davvero soddisfatta. Questa esperienza ci ha fatto legare tra noi, con gli educatori e con il don.
Il nostro invito per il prossimo anno è rivolto a tutti i ragazzi…VENITEEEE NE VALE LA PENA!!!!!!!!
Greta e Andre