Bisogna ammettere che gli Italiani sono spesso troppo critici nei propri confronti. Anche se forse sarebbe meglio dire che il singolo italiano è critico nei confronti degli “altri” Italiani e un po’ meno nei confronti di sè stesso. Comunque è un dato di fatto che non siamo propensi a lodarci e siamo pronti a sottolineare i difetti e le mancanze tipici del nostro Popolo. Agli ipercritici consiglierei di dare una guardatina al Rapporto Symbola 2019. Symbola è una Fondazione molto autorevole che ogni anno analizza il made in Italy mettendolo a confronto con il resto del mondo ed utilizzando precisi parametri : ambiente e sostenibilità, cultura e creatività, società e territorio. L’immagine dell’Italia che esce da queste analisi è di altissimo livello. Siamo, per esempio, quinti al mondo nel settore manifatturiero, secondi nel settore della moda e in quello del legno-arredo. Siamo i primi in Europa per la produzione di farmaci , per la più bassa emissione di gas serra in agricoltura e per la produzione agricola biologica.. Questi ultimi elementi permettono a tante aziende italiane di essere all’avanguardia nella sostenibilità ambientale e sociale e riscuotere un alto apprezzamento da parte di investitori stranieri. Non siamo, dunque, la Cenerentola del mondo, come una certa disistima collettiva vorrebbe far pensare. La creatività e la capacità di valorizzare le risorse locali fanno parte del nostro dna. E allora sarebbe davvero bello apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo saputo e sappiamo creare. Come ogni Popolo, abbiamo anche qualche caratteristica poco carina, ma ritenerci sistematicamente gli ultimi e aspettare le vittorie nelle manifestazioni sportive per acquistare un po’ di passeggera autostima mi sembra eccessivo. Guardiamoci con occhi onesti ed equilibrati, per scoprire le tante cose belle che facciamo. Orgogliosi di appartenere a un popolo che ha dato molto alla storia dell’umanità e che continua a dare.
Don Roberto