Tempo di Dio

28 agosto 2023

Sono ormai terminate le vacanze e si torna alla consueta quotidianità. Spesso accade che, durante le vacanze, vada in vacanza anche Dio, nel senso che non ci ricordiamo più di pregare. Cambiano gli orari consueti,  cambiano le occupazioni abituali e non si riesce più a trovare un momento da dedicare alla preghiera.

In vacanza il tempo di Dio rischia di non esistere più.  Questo perché,  in genere,  la preghiera non è davvero profondamente radicata nel cuore, bensì legata a situazioni esterne ripetitive,  che hanno creato un’abitudine esteriore. Se Dio fosse veramente il centro della vita, in qualunque situazione, in qualunque luogo riusciremmo a trovare il tempo per Lui. Anzi, decideremo di organizzare la giornata sulla base del tempo dedicato a Lui.

Andare a Messa,  per esempio, dovrebbe obbligare a organizzare la domenica attorno a quell’oretta. Il tempo della celebrazione diventerebbe così il centro della giornata, attorno al quale tutte le altre attività ruotano. Il primato di Dio nasce proprio da qui, dal tempo dedicato esclusivamente a Lui. È difficile fare scelte anche molto impegnative mettendo al centro Dio e quello che ci chiede se non si è  abituati a considerare il tempo della preghiera come il più importante e il più proficuo della nostra giornata.

Sarebbe bello, allora  riprendendo i ritmi abituali della vita, far diventare la preghiera il momento centrale dei nostri giorni, decidendo anche di sacrificare qualcosa pur di trovare un tempo adeguato (venti minuti/ mezz’ora?) per il Signore. Con la certezza che sarebbe il tempo meglio speso.

don Roberto