9 gennaio 2017
Il 2017 è iniziato con i media che parlavano della strage in Turchia.
E, per la prima volta a mia memoria, non ci sono state le solite cronache dei vari capodanni, dall’Australia alla Lapponia, passando per gli Stati Uniti e il Giappone.
Rispetto per i morti, penso.
E però anche una sorta di resa: come se un gesto malvagio possa cancellare tutto il bello e il buono presenti nel mondo. Siamo un po’ alle solite : fa più rumore un albero che cade rispetto ad una foresta che cresce.
Ogni tanto mi chiedo perchè la cosiddetta informazione voglia sempre mettere in evidenza solo il negativo, quasi che sia l’unica realtà.
Sembra quasi che l’unico scopo di chi “informa” sia quello di far perdere la speranza, di spingerci ad un pessimismo globale, dove tutto si tinge di grigio e perde sapore.
Devo dire che un po’ di colpa ce l’abbiamo anche noi cristiani, sempre portati ad identificare con il peccato tutto ciò che è piacevole, come se Dio fosse un sadico che ci ha messi al mondo per il gusto di vederci soffrire.
Ma allora non varrebbe la pena di fare lo sforzo di vedere il bene, di realizzarlo nella nostra vita, nel nostro piccolo? Non varrebbe la pena di affrontare la vita giorno per giorno, senza paura, forti del fatto che Dio ci ama e vuole sempre il nostro bene?
E, anche senza scomodare Dio, essere convinti che ne abbiamo passate di peggio e siamo ancora qui?
Certo, se ci abituano a pensare che tutto va male, alla fine lo pensiamo davvero.
E allora diventiamo incapaci di futuro e il nostro orizzonte si restringe alla sopravvivenza quotidiana.
Peggio ancora, rischiamo di vedere nell’altro un potenziale avversario, un nemico da combattere e non un alleato con cui costruire un mondo migliore, un compagno di strada che Dio ci ha posto accanto per realizzare il Suo progetto d’amore.
Possiamo e dobbiamo avere prospettive grandi, perchè solo così il mondo diventerà una casa sempre più bella per noi e per tutti.
Cambiamo le lenti grigie che ci hanno messo davanti agli occhi!
Il mondo è ancora pieno di colori!
don Roberto