Preti

7 agosto 2023

Don Andrea Forni, della diocesi di Massa Carrara- Pontremoli,  è parroco di 21 parrocchie. E se il numero ci sembra spropositato è perché non siamo in Francia, dove il 20% dei preti ha più di 20 parrocchie e il 7,5% ne ha più di 40 (quaranta!). E infatti il 17% dei preti francesi percorre dai 2000 ai 5000 chilometri al mese. Uno di loro, molto spiritoso,  ha fatto notare che, più che pastori con l’odore delle pecore, sono pastori con l’odore della benzina. In Brasile, nel 2018, si sono suicidati 17 preti e 10 nel 2021.

In Italia non esistono indagini a livello nazionale,  ma solo a livello locale (per esempio nel Triveneto). Da questi studi emergono pericolose tendenze alla depressione e all’alcolismo. Che fare?

Per fare qualcosa bisognerebbe prima chiedersi chi debba essere il prete oggi. Come lo si vuole? Quale idea ne hanno i vescovi? E i fedeli laici? E i preti stessi come si concepiscono?  Certo, dal punto di vista operativo sono molto cambiate le situazioni rispetto a qualche decennio fa. Ma non è forse vero che il prete dovrebbe, oggi come ieri, essere prima di tutto innamorato di Gesù? E vivere il proprio ministero, qualunque esso sia, come un regalo di Dio a servizio della Chiesa e del mondo intero?

Con la consapevolezza ( purtroppo non sempre ovvia come dovrebbe) che Gesù ha già salvato l’umanità e noi facciamo quello che possiamo, non di più. Una totale fiducia in Dio riuscirebbe a far vivere con serenità anche situazioni estreme, di stress e di incomprensioni, perché, in fondo, siamo preti per piacere a Dio, più che agli uomini.

don Roberto