20 maggio 2019
Ammettiamolo: ormai siamo abituati a pensare la politica con la “p” minuscola. Posti da spartire in base all’appartenenza partitica più che alla competenza, storie di soldi, di favori, di raccomandazioni, propaganda vomitevole, spesso tesa a riempire di fango l’avversario senza proporre un granchè di costruttivo…
Quanta delusione in chi, come il sottoscritto, continua ingenuamente e credere in un Politica con la “P” maiuscola, che si occupi davvero del bene di tutti i cittadini, che cerchi soluzioni ai problemi reali delle persone, che sia esempio di trasparenza, di onestà, di dedizione.
Che cosa mi spinge ad andare ancora a votare? Da una parte la speranza tenace che qualcosa cambi, dall’altra il vedere tante persone che hanno ancora il coraggio e la voglia di mettersi in gioco. Mi è capitato, questo, quando ho letto i tanti nomi dei componenti le liste che si presentano alle elezioni amministrative a Grandate.
Nomi che sono persone, con una loro storia, con un’occupazione, di lavoro o di studio, con un cammino di vita. Persone che non si sono tirate indietro, disposte a mettersi di fronte al giudizio (diciamocelo: non sempre benevolo) dei compaesani per una carica (sindaco, assessore, consigliere) spesso fonte di grane e di oneri più che di onori. Persone anche solo per questo degne di stima e di incoraggiamento. Al di là di chi sarà proclamato vincitore, la partecipazione stessa è un evento positivo.
Forse è partendo dal “basso” che si può rialimentare la speranza nella Politica, trasformando i molti politicanti in altrettanti Politici. Vedremo. Di certo abbiamo un vero e proprio esercito di persone che si sono messe a disposizione degli altri, che si sono esposte dicendosi pronte a servire il bene di tutti, offrendo il proprio tempo, le proprie energie e le proprie idee perchè il mondo sia un po’ migliore. A chi sarà eletto andrà concretamente questa responsabilità. A ognuno di noi andrà il compito di vigilare perchè questa responsabilità venga esercitata in pienezza.
E, a questo punto, non possiamo non rivolgere un pensiero a tutti coloro che hanno dato la vita perchè noi oggi avessimo la possibilità di scegliere liberamente i nostri rappresentanti e i nostri amministratori. Forse ce ne dimentichiamo troppo spesso e forse alcuni hanno nostalgia del tempo in cui uno decideva per tutti, ma se noi Domenica andremo a votare è perchè qualcuno, un po’ di anni fa, ha avuto il coraggio di ribellarsi e di prendersi le proprie responsabilità davanti al futuro. Pagando di persona, spesso con la vita. Anche questo era far Politica, con la “P” maiuscola.
don Roberto