Pace

4 aprile 2022

Credo proprio che l Papa abbia ragione: bisogna cominciare a pensare e a progettare un mondo senza guerre. Se si comincia oggi forse tra duecento anni questo sogno si potrà realizzare. Quando si parla di pace avere idee drastiche è importante. Altrimenti si rischia di essere pacifisti a intermittenza, a seconda di chi fa la guerra. Davvero c’è bisogno di una conversione, cioè di un cambiamento radicale di mentalità.

E mentre si parla di usare una marea di soldi in armi non possono venire in mente mille modi migliori per spendere quei soldi. E qui si inserisce il ragionamento del Papa: se qualcuno di quelli che stanno in alto non inizia a pensarla diversamente e non mette in atto politiche sociali ed economiche che costruiscano la pace e la giustizia fra mille anni saremo ancora allo stesso punto.

E se le istituzioni religiose (di qualunque religione) la piantassero di cavillare sul concetto di “guerra giusta” e di dare pagelle di bontà e cattiveria, ma dicessero chiaro e tondo che ogni guerra è ingiusta e che ci vuole qualcuno che disinneschi la violenza (anche quella verbale), cominciando a dare il buon esempio, forse ci sarebbe qualche passo avanti sulla via della pace.

Quello che vale per i grandi vale anche per i piccoli, cioè per noi. Le nostre guerricciole quotidiane in famiglia, sul lavoro, con i vicini di casa, con i tifosi di un’altra squadra, con gli automobilisti sono proprie così necessarie? Insultare qualcuno ci è proprio così indispensabile? Parlare male persino dei nostri amici ha un effetto così liberante sulla nostra psiche? Cominciamo a cambiare noi stessi se vogliamo cambiare il mondo. Cominciamo a costruire la pace nelle nostre relazioni quotidiane se vogliamo la pace nel mondo. Perchè è più facile esporre una bandiera che andare a riconciliarsi con il proprio fratello, con il quale ci si è divisi malamente per questioni di eredità. E’ più facile partecipare ad una marcia per la pace che invitare a pranzo il vicino con il quale si litiga per la siepe. Cominciamo da noi. E i sogni possono diventare realtà.

don Roberto