19 agosto 2019
Ha un non so che di divertente stare qualche giorno senza leggere i quotidiani, accumularli e poi prenderli in mano per vedere i commenti di autorevoli opinionisti riguardanti le previsioni di fatti futuri. Mai che ne azzecchino una!
Tante ipotesi, dietrologismi, teorie complottiste, analisi acute e sofisticate del passato e del presente…e poi si arriva alla realtà, che è quasi sempre una sonora smentita delle previsioni. Forse bisognerebbe essere più prudenti e meno ideologici quando si cerca di scrutare le intenzioni delle persone. E questo vale non solo per gli opinionisti dei giornali, ma anche per ognuno di noi.
Troppo spesso pensiamo di avere la verità in tasca, di sapere tutto noi. Assolutizziamo la nostra esperienza, che invece è solo nostra e non di altri. Diventiamo un po’ presuntuosi e non riusciamo più a cogliere la complessità e le sfumature dell’altro, riducendolo dentro gli angusti confini della nostra opinione…
Il fatto è che la realtà che ci circonda è complicata, soprattutto perchè vi sono coinvolte persone che pensano, amano, odiano… D’altronde, basterebbe dare uno sguardo minimamente approfondito dentro noi stessi per intuire la complessità del nostro essere. Ecco perchè è sempre molto difficile prevedere che cosa succederà, anche facendo uso di quella moderna sfera di cristallo che sono i sondaggi e le indagini demoscopiche. Il rischio è che tutte queste cose mirabolanti siano già superate nel momento stesso in cui vengono pubblicate, perchè le persone, con il loro sentire, sono già “oltre” quello che pensavano due giorni fa.
E questo vale non solo per i politicanti, veri specialisti del cambio di opinione ( al punto che mi viene da pensare che non ne abbiano veramente una in cui credere), ma nei tanti che vivono immersi nella società “liquida” dove tutto si mischia in batter d’occhio. Forse anche per questo va così di moda, oggi, la parola “discernimento”. Occorre scrutare a fondo la realtà, per capirla almeno un po’, senza la pretesa di averla capita interamente. Occorre mettersi in ascolto di tutti se vogliamo esprimere idee che abbiano un minimo di fondamento. Occorre impegno, oggi. Occorre pensare. E contare fino a cento prima di parlare.
don Roberto