26 luglio 2021
Un tempo c’era la verità. Una cosa oggettiva, valida sempre e ovunque.
Oggi ci sono le opinioni. Idee varie (tante quante sono le persone al mondo), tutte ugualmente sacre, perchè espressione della sacralità della persona, tutte ugualmente vere, sempre per lo stesso motivo. E nel marasma delle opinioni, tutte vere, come si fa a capire se ce ne sono di più vere e di meno vere? Il passaggio successivo è quello di non porsi nemmeno la domanda: sono vere le opinioni che ognuno ritiene vere. Punto e stop.
L’individuo, dunque, è il supremo giudice della realtà. Quello che a me sembra giusto, bello e buono tale è. E poco importa che ad altri sembri il contrario. Ognuno ha diritto alle proprie opinioni. Qualcuno potrebbe sospettare che tutto questo generi anarchia, incapacità di decidere, confusione mentale, mancanza di valori. Ma ecco la soluzione: la democrazia, e cioè il trionfo dell’opinione della maggioranza, opinione giusta o sbagliata che sia. Perchè quando siamo nel campo delle opinioni tutto può essere giusto e tutto può essere sbagliato. Si può ritenere giusta una cosa e il suo esatto contrario.
Anche la Chiesa è entrata in lizza pesantemente nella gara delle opinioni. Una volta c’erano i valori ” non negoziabili”. Oggi ci sono ancora, ma sono sepolti sotto massa informe delle opinioni. Tutti ( teologi, vescovi, preti, papi, laici autorevoli) esprimono le proprie opinioni e il Popolo santo di Dio ha la tentazione di credere che il Magistero sia cambiato, che le verità di fede siano diventate obsolete, superate alla grande dalle “opinioni”, che sono più moderne, più dialoganti, più aperte e accoglienti.
Così la confusione aumenta e non si sa più che cosa credere, decidendo, alla fine, di credere non in ciò che “si deve”, ma in ciò che “si vuole”. Rimane, per chi ha fede, il Vangelo. Ma anche qui basterebbe leggere tre commenti per trovare sullo stesso brano tre interpretazioni diverse.
E allora, che fare? Forse ha ragione il Qoelet: ciò che che conta è amare il Signore e fare la Sua volontà. Ma anche questa rischia di essere vista solo come un’opinione.
don Roberto