Normalità

31 agosto 2020

Forse qualcuno ricorderà il terribile fatto di cronaca capitato ai primi di luglio: due ragazzini, 15 e 16 anni, trovati morti al mattino, nel loro letto, dalle rispettive mamme, uccisi da un mix di droghe (metadone, codeina…). Ragazzi normali, figli di genitori normali, famiglie cristiane (uno dei due faceva ancora il chierichetto).

“Come è potuto succedere, in famiglie così?”, si sono chiesti molti commentatori. Mi verrebbe da dire che proprio questa è, oggi, la normalità. E’ normale che due bravi ragazzini vadano da uno spacciatore a prendere un po’ di droga, è normale che i nostri ragazzi gli spacciatori se li trovino nello stesso banco a scuola, è normale che qualunque festa tra ragazzi finisca a canne e alcol, è normale cercare lo sballo, perchè bisogna provare emozioni forti.

E’ normale anche che i ragazzi che non fanno queste cose ( e ce ne sono, grazie a Dio) non dicano niente a chi le fa, perchè ognuno è libero di fare quello che vuole e ” se uno vuole fumarsi una canna chi sono io per impedirglielo?”. E’ normale pensare che certe sostanze non facciano male. E’ normale pensare che sia “vietato vietare”. E’ normale non avere la distinzione tra bene e male, perchè è bene tutto ciò che mi piace, poco importa che sia utile o dannoso per gli altri.

Purtroppo è normale anche trovare genitori che sottovalutano certi fenomeni e certi atteggiamenti e altri che non possono nemmeno sottovalutarli perchè del mondo in cui vivono i propri figli non sanno nulla, convinti di avere in casa bravissimi ragazzi.

Ragazzi normali, appunto. Ed è normale dimenticarsi dei fatti di cronaca che documentano tragedie, è normale pensare che certe cose capitano solo agli altri. Forse sarebbe il caso di scoprire una sana anormalità. Sapendo che fa sempre rima con impopolarità.

don Roberto