21 dicembre 2020
Che Natale strano, quest’anno. Un Natale più “interiore”, forse. Un Natale in cui possiamo renderci conto ancor meglio di che cosa sia davvero il Natale. Forse. Un Natale anche venato di malinconia: persone lontane, famiglie che non possono ricongiungersi, famiglie che vivono il dolore per la malattia o che piangono la morte di un proprio caro.
Un Natale in cui, forse, non ci faremo travolgere dalle corse inaudite agli acquisti, in cui il regalo più bello sarà un sorriso in videochiamata. Un Natale, forse, libero dalle tradizioni di pranzi e cene pantagruelici, che diventavano un peso faticoso da portare, con la loro apparente allegria e le finzioni del “vogliamoci bene per forza”.
Un Natale, forse, dove possiamo riscoprire che solo l’Amore dà senso pieno e piacevolezza al ritrovarsi, non l’obbligo o il dovere. Un Natale, forse, nel quale il Festeggiato può farsi notare un po’ di più, piccolo Bambino che si affida alle nostre attenzioni e alle nostre cure. Anche quest’anno il Natale può essere un buon Natale.
E allora ce lo auguriamo di cuore, il “Buon Natale!”. Perché nessuno può impedirci di amare e di essere amati. Di ricordare e di essere ricordati. Di perdonare e di essere perdonati.
don Roberto