17 ottobre 2022
Abbiamo spesso la tentazione di organizzare la nostra vita fin nei minimi particolari. Le nostre giornate sono programmate al minuto, con un incastro incredibile di impegni , di attività, di incontri. In tutto questo non prendiamo in considerazione gli imprevisti. Eppure ne capitano spesso e l’esperienza dovrebbe averci insegnato a tenerne conto.
Non sto parlando degli imprevisti grandi, che condizionano veramente la vita: una malattia, un incidente… Parlo degli imprevisti quotidiani: una telefonata, un incontro fortuito, la cassa del supermercato o della banca che non funziona. Piccole cose che ci fanno imbestialire perchè rompono i nostri piani. Un modo in più per rovinarci la vita.
Non sarebbe meglio, invece, se ci riconciliassimo con gli imprevisti? Anzi, se li vedessimo come un dono di Dio? Si potrebbe affidarli già nella preghiera del mattino e poi accoglierli come una possibilità in più, come un arricchimento, come un’occasione per amare ed essere amati. Oltre tutto l’imprevisto ci insegna una cosa tanto ovvia da essere impensabile: non siamo padroni assoluti del nostro tempo. E soprattutto, non siamo indispensabili alla vita del mondo.
In questo senso i piccoli imprevisti ci possono allenare per gestire anche quelli grandi, qualora dovessero presentarsi. Accogliere senza arrabbiarci quello che non faceva parte dei nostri programmi è segno di una grande saggezza umana, ma anche di una fede che diventa sempre più fiducia totale nell’Amore di Dio.
Avremmo dentro di noi quella serenità capace di creare altra serenità, capace di coinvolgere chi ci incontra in una visione più gioiosa di quello che capita, in un modo più cristiano di affrontare la vita. Ben vengano, dunque, gli imprevisti. Accogliamoli davvero come un regalo di Colui che ci vuole un bene infinito.
don Roberto