16 settembre 2024
“Queste cose vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15,11)
Perché abbiamo il Vangelo? Perché il Verbo si è fatto uomo? Perché Gesù ha percorso le strade della Palestina per insegnare alle folle e ai discepoli? Perché ha mandato gli apostoli in tutto il mondo per annunciare il Vangelo? Perché potessimo avere gioia piena. Lo scopo di Dio è la felicità dell’uomo. Siamo stati creati per andare in Paradiso. Ma anche per essere felici già su questa terra. A che cosa mirano tutti i consigli di Gesù se non a raggiungere una beatitudine anche terrena? Per questo non dovremmo lasciare il Vangelo sul comodino a coprirsi di polvere.
Il Vangelo dovrebbe essere il nostro spirituale pane quotidiano. Dovrebbe diventare il sottofondo di ogni nostra parola e di ogni nostro gesto. Persino di ogni pensiero, perché allora sarebbe diventato mentalità, modo di essere. Saremmo diventati davvero un piccolo vangelo itinerante, che incontra gli uomini e le donne di oggi, coinvolgendoli nella propria gioia.
Che bello sarebbe se riuscissimo a regalare ogni giorno a chi incontriamo un po’ di amore, di speranza, di pace. Come cambierebbe il mondo se riuscissimo a dare un po’ della nostra gioia a che non ne ha! Perché la nostra gioia non è effimera, passeggera. È, invece, qualcosa che ha radici profonde nel nostro cuore e che non dovrebbe venir meno neanche nei momenti difficili della vita. Perché è la gioia stessa di Gesù.
don Roberto