8 agosto 2016
Gesù non è mai stato sposato.
Sembra un’ affermazione ovvia a chi ha solo un po’ di conoscenza del Vangelo.
Ma siccome il cattolico medio brilla per ignoranza di quello che è il testo fondante della sua religione, allora le ipotesi più fantasiose su Gesù trovano un terreno fertile.
Molti si ricorderanno il successo planetario de “Il codice Da Vinci” di Dan Brown, con le sue strampalate ma in certo modo avvincenti vicende legate ai figli di Gesù nati dall’unione carnale con Maria Maddalena e ai relativi discendenti, di cui la Chiesa cattolica è, ovviamente, a conoscenza, ma che, altrettanto ovviamente, tiene nascoste per non rovinare i propri affari, che si fondano sulla credulità popolare.
Ma non sono solo i romanzieri a dare vita alle ipotesi sul presunto matrimonio di Gesù.
Il 18 settembre 2012, durante il decimo Congresso di studi copti che si è svolto a Roma, la professoressa Karen King ,docente di Storia della Chiesa alla Harvard University, ha presentato un frammento di uno sconosciuto vangelo apocrifo in lingua copta.
Il piccolo papiro riporta un dialogo di Gesù con i discepoli, nel quale il Signore parla di sua moglie, affermando che sarà degna di essere una sua discepola.
Grande fermento fra gli studiosi, con analisi e controanalisi del papiro, fino alla conclusione, sottoscritta e approvata dalla stessa King: è un falso!
E’ stato realizzato da Walter Fritz, un tedesco studioso di copto, che si è limitato ad utilizzare un testo del vangelo apocrifo di Tommaso aggiungendovi le parole “Maria” e “moglie”. Nel testo era comunque presente lo stesso errore grammaticale presente nella traduzione interlineare del vangelo di Tommaso pubblicata in internet nel 2012.Inutile dire che il tedesco l’ha venduto a caro prezzo alla professoressa. Molto rumore, dunque, per nulla.
Ma resta la riflessione sulla nostra scarsa conoscenza del Vangelo e, di conseguenza, di Gesù.
Chi è Gesù per me?
Su che cosa fondo la mia risposta?
Con quali strumenti lo conosco?
Con quali basi posso confutare le affermazioni balzane di tanti che si svegliano al mattino pensando di aver trovato qualcosa di nuovo su Gesù?
Sono tutte domande a mio parere essenziali per una persona che si dice cattolica: purtroppo quando si tratta di Gesù ci fidiamo troppo del “sentito dire”.
Troviamo il tempo per leggere di tutto, per informarci su tutto, ma il Vangelo non rientra quasi mai tra i nostri principali interessi e la sua lettura non trova mai spazio nelle nostre molteplici attività.
In questo desolante panorama siamo esposti ad “ogni vento di dottrina”, siamo pronti ad abbracciare tutte le ipotesi su Gesù, particolarmente le più pruriginose.
Come sarebbe bello e opportuno iniziare a leggere e a meditare sistematicamente il Vangelo!
Perchè lì possiamo conoscere davvero Gesù.
E la conoscenza autentica è il primo passo per poi amarlo e servirlo.
don Roberto