13 maggio 2019
Ci sono tante persone che fuggono. Dalle responsabilità, dalle fatiche, dagli altri…
Fondamentalmente, fuggono da se stesse. Qualche volta la fuga appare come la soluzione più facile. “Soldato che scappa è buono per un’altra battaglia”, si diceva una volta. E però la fuga può diventare tragedia, può coinvolgere tante altre persone nel disastro. Un conto è la ritirata strategica e un conto il voltare le spalle presi dalla paura o dalla viltà.
In ogni caso, è impossibile fuggire da se stessi. Purtroppo il nostro essere ci accompagna sempre, anche quando ci addormentiamo. I nostri sogni sono la rappresentazione dei nostri desideri, delle nostre paure, delle nostre ansie,delle nostre sofferenze passate… Siamo sempre insieme al nostro “io” più profondo e non possiamo eliminarlo a pezzi, a nostro piacimento.
Guardarci dentro con grande onestà e, per chi è credente, lasciare che la luce di Dio illumini questo sguardo sono cose fondamentali per affrontare la vita, le nostre fragilità, per evitare le fughe, per evitare di gettare sugli altri la responsabilità delle nostre scelte e delle nostre azioni. Una persona consapevole di sè, di quello che è e di quello che può fare, difficilmente fugge. Anche solo perchè decide di non cimentarsi in qualcosa che è al di fuori delle sue capacità.
Ci sono tante persone profondamente infelici della propria vita, ma che non lo ammetterebbero mai. Cambiano lavoro perchè non trovano mai il posto che le valorizzi abbastanza, cambiano amici e compagni/e di vita perchè nessuno li capisce, cambiano casa perchè i vicini danno fastidio… cambiano continuamente perchè continuamente fuggono in una fuga che non avrà mai fine perchè è la fuga da se stessi. Si fermeranno, prima o poi, queste persone? Speriamo! Sarà, quello, un momento durissimo per loro. Sarà ammettere che c’entravano poco i colleghi, gli amici, i mariti, le mogli, i vicini, le magagne della vita.
Sarà, finalmente, un guardarsi dentro, doloroso, ma stupendo, sarà versare lacrime di amarezza e di consolazione, sarà partire con il piede giusto verso una felicità ora, e solo ora, veramente possibile.
Stiamo attenti, allora, alle fughe. Soprattutto a quelle che ci allontano da noi stessi, dal nostro essere più profondo, che non potrà mai essere anestetizzato troppo a lungo.
don Roberto