28 giugno 2021
Ogni giorno siamo messi di fronte alle nostre debolezze e alle nostre fragilità. Spesso ci illudiamo di essere forti e poi siamo costretti a prendere atto della nostra incapacità di gestire i problemi, le ansie, le paure. E questo provoca ulteriori angosce.
Eppure proprio la constatazione della nostra fragilità dovrebbe diventare il nostro punto di forza. Ammettere che siamo creature è il primo passo per guardare noi stessi e tutti gli altri con un occhio di benevolenza. Scoprirci deboli fa nascere in noi la consapevolezza che abbiamo bisogno di aiuto e l’umiltà necessaria per chiederlo. Non ritenerci onnipotenti è fondamentale per avere una giusta idea di noi stessi e non andare incontro a troppe delusioni.
E’ tipico della persona matura riconoscere i propri pregi e i propri difetti. Guai se ci fermassimo solo agli uni o agli altri! Sbagliare fa parte della vita. Sapere di essere fragili ci permette di sbagliare un po’ meno, perchè ci fa riflettere sulle nostre reali capacità e possibilità in una determinata situazione, nei rapporti con una determinata persona. Ci aiuta anche a superarci senza esagerare, a metterci alla prova sapendo di poter cedere e, quindi, disposti a mettere da parte l’orgoglio per fare un passo indietro.
Le nostre fragilità ci fanno diventare più saggi. E ci mettono nella condizione di avere più fiducia in Dio. Lui può arrivare dove noi non arriviamo.
E poi diciamola tutta: una persona che sa ammettere le proprie debolezze e, qualche volta, chiede scusa è anche più simpatica e si fa voler bene, molto più di quelli che pensano di non sbagliare mai e guardano tutti dall’alto in basso. Questi qui, alla fine, fanno solo un po’ pena.
don Roberto