9 dicembre 2019
Facciamo una prova: guardiamoci attorno, guardiamo nella nostra casa, nei nostri mobili, nel frigorifero, in cantina. Che cosa vediamo di assolutamente essenziale per la nostra vita? Di che cosa potremmo tranquillamente fare a meno senza che questo ci renda meno felici? Forse arriveremmo a tenere veramente poche cose e a distribuire tutto il resto.
Abituati a consumare, rischiamo di non renderci conto di quante cose superflue riempiono la nostra vita. Superflue, ma scambiate per fondamentali. L’emulazione, l’invidia, il desiderio di possedere ci fanno diventare, senza che ce ne accorgiamo, succubi di quella regola assurda che lega la felicità a ciò che si possiede. Ma se una persona non è in pace con sè stessa non potrà mai essere felice, anche se possedesse il mondo intero. Verità ovvia e scontata, questa. Tutti ne siamo convinti, eppure facciamo tanta fatica a non cascare nella trappola.
E allora ecco la ricerca continua di benessere esteriore, che, ci illudiamo, possa portare ad un benessere interiore. Ma quando non siamo in pace con noi stessi ogni cosa può condurre, al massimo, all’appagamento temporaneo, non certo alla serenità duratura. Non c’è yoga che tenga, ma nemmeno vacanze in monastero o in mezzo alla natura. Se siamo in pace con noi stessi andrà benissimo anche restare in città con 40°, nel traffico quotidiano o pigiati sui mezzi pubblici. Se non siamo in pace con noi stessi qualsiasi cosa ci lascerà l’amaro in bocca, anche solo per il fatto che finisce. E siccome crediamo che la colpa della nostra infelicità sia il tran tran quotidiano il ritorno ad esso ci genera depressione.
Dare uno sguardo dentro di noi e amarci un po’ di più (“ama il prossimo tuo come te stesso”) per quello che siamo, senza desiderare continuamente di essere qualcun’altro ci permetterebbero di vedere tutto con occhi diversi e di scoprire una vita, la nostra, che non sarà da mille e una notte, ma è comunque piena di realtà belle, che Dio ci regala ogni giorno.. Ci basterebbe poco, allora, per essere più contenti e non avremmo bisogno di inseguire il vento.