14 maggio 2018
È morto Ermanno Olmi e, come capita spesso quando muore una persona molto nota, sono molte le lodi.
Quando poi la persona si fregia del titolo di “cristiano” allora le lodi e i panegirici diventano quasi stucchevoli.
Quando poi la persona si fregia del titolo di “cristiano” allora le lodi e i panegirici diventano quasi stucchevoli.
Ecco allora la “fede profonda, semplice e umile ” del grande regista.
Non ho trovato alcuna citazione, però, nei vari articoli che ho letto, di un suo libretto del 2013 dal titolo un po’ imbarazzante: “Lettera a una Chiesa che ha smarrito Gesù “.
Potrebbe sembrare strana tale dimenticanza dal momento che il libro ha già avuto dieci edizioni.
Mi permetto, per colmare un vuoto, di riportarne qualche brano.
Potrebbe sembrare strana tale dimenticanza dal momento che il libro ha già avuto dieci edizioni.
Mi permetto, per colmare un vuoto, di riportarne qualche brano.
“Cara Chiesa di cristiani smarriti, ho deciso di scriverti non tanto per fede ma perché tu hai più di duemila anni di storia e forse puoi aiutarci a capire i nostri comportamenti…Così ho deciso di scriverti. Perché in questo tempo bastardo anche tu mi deludi, e mi dispiace. Probabilmente sono mosso più dal sentimento che dalla ragione. Del resto, è il sentimento che presiede ogni ragionamento.
Voglio credere, Chiesa di Cristo Gesù, che tu abbia i tuoi buoni motivi che io non posso conoscere né sarei in grado di capire: questioni istituzionali, ragioni di Stato.
Ma ugualmente non riesco del tutto a giustificarti, perché vorrei sentire che prima di tutto c’è il tuo impulso di madre a proteggerci e che sopra tutti i tuoi pensieri ci siamo noi, i tuoi figli. Io, e tanti come me, vorremmo che nelle difficoltà che ogni giorno dobbiamo affrontare non mancasse mai il tuo conforto. Non mi dimentico che ci sono tanti cristiani di buona volontà, preti e laici, che prima ancora che nelle gerarchie ecclesiastiche si riconoscono in coloro che hanno bisogno del nostro aiuto…Tu sai bene quali sono i tuoi compiti e come agire, ma almeno aiutami a capire certi tuoi comportamenti a cominciare dall’attaccamento ai beni materiali…
Quello che adesso sto per dire disturberà gerarchie e devoti benpensanti e tutti coloro che proclamano la Chiesa Madre di tutti.
Ma tu, Chiesa dell’ufficialità, sei una madre distratta, più sollecita nei fasti dei cerimoniali che nell’annunciare la prima di tutte le santità: quella di coloro che credono in te anche soffrendo per le ingiustizie subite.
Sono convinto che tutto l’Occidente – e questa nostra Italia sempre più sfiduciata e incapace di nuovi slanci- abbia bisogno di un supplemento di anima. Quel Gesù di Nazareth, falegname e maestro, col suo esempio può farci ancora ritrovare la gioia di come spendere il bene prezioso della nostra esistenza.
Invece tu, vecchia Chiesa che hai innalzato tanti altari a Cristo, sembri averlo dimenticato. Proprio tu! Assisto sconsolato a quanto stabilito accadendo in Vaticano in questi ultimi mesi : intrighi, processi, scandali di pedofilia… Ho nella mente un turbinare di interrogativi che non mi danno tregua. Quanti anni sono passati dal Concilio Vaticano II? E dal poverello di Assisi cosa abbiamo imparato e poi trascurato? E dai martiri di ogni tempo e di ogni fede? Ancora una volta, come quella notte nel Getsemani, qualcuno ha tradito…”
Anche questo era Ermanno Olmi.
Un cattolico un po’ strano, un po’ scomodo, un po’ imbarazzante. Comunque poco allineato.
don Roberto