19 settembre 2022
In clima di elezioni si dovrebbero valutare i programmi dei diversi partiti, programmi più o meno annacquati o stravolti a seconda delle alleanza e delle cordate. Un elemento importante da valutare, a questo proposito, dovrebbe essere la salvaguardia dei deboli.
E’ chiaro che nella parola “deboli” si può far rientrare di tutto. Infatti è debole anche il ricco che ha bisogno di una seduta settimanale dallo psicologo per tirare avanti affrontando la noia quotidiana, è debole chi è perennemente infelice pur avendo tutto…
Ma non possiamo dimenticare che sono deboli anche quelli che non ce la fanno economicamente, pur lavorando o ricevendo una pensione frutto di decenni di lavoro. Se lasciamo parlare i numeri restiamo impressionati. Dal marzo 2021 al marzo 2022 (un mese dopo lo scoppio della guerra in Ucraina) i prezzi hanno fatto un balzo incredibile, dovuto al costo delle materie prime. In un anno, infatti, il grano duro è aumentato del 97%, il grano tener dell’85%, l’olio di semi del 79% e quello di palma del 109%, il caffè del 106%, il mais del 112%, l’Urea (il fertilizzante più usato in agricoltura) del 247% e il noleggio dei container, indispensabili per il trasporto di qualunque cosa, del 388%.
Per non parlare del petrolio, aumentato del 113%, del carbone (376%) e del gas (910%). Davanti a questi dati (ulteriormente lievitati da marzo a oggi) suscita un sorriso amaro l’aumento del 2% delle pensioni. Una persona che percepisce 1000 euro se ne vedrà arrivare ben 20 in più ogni mese! C’è di che fare salti di gioia, pensando in quali beni voluttuosi si potranno spendere.
In questi ultimi mesi alcune mense per i poveri a Milano hanno quintuplicato gli assistiti: qualcuno ci pensa? Oppure fa comodo la Caritas, che tampona il problema e ci mette una pezza e quindi non richiede nessuno sforzo alle pubbliche autorità? Il compito della Chiesa è sempre stato anche quello di supplire alle mancanze delle pubbliche amministrazioni, ma oggi sembra che questa supplenza sia diventata un alibi per un totale disimpegno di chi, invece, dovrebbe mettere in cima alle proprie preoccupazioni e ai propri provvedimenti la tutela delle fasce più deboli della società.
In ogni caso siamo tutti chiamati a fare qualcosa, magari anche solo a riscoprire regole di buon vicinato, non solo per accorgersi che i ladri stanno entrando nella casa del vicino, ma anche per vedere che il vicino non arriva alla fine del mese.
don Roberto