10 gennaio 2022
Mi sembra alquanto preoccupante che alcuni responsabili dell’ informazione (anche nel servizio cosiddetto “pubblico”) abbiano deciso di non dare più voce alle persone che, per diversi motivi, sono contrarie al vaccino anti covid. Quando si rinuncia a priori al confronto e ad ascoltare le ragioni dell’altro, quando addirittura si nega a qualcuno il diritto di parlare e di manifestare la propria opinione, allora vuol dire che stiamo percorrendo una china pericolosa.
Perchè mai bisogna aver paura di chi la pensa diversamente?
Viene persino il dubbio che se ne abbia paura perchè porta ragioni di qualche valore. In ogni caso, è veramente disdicevole silenziare le critiche. Così facendo si estremizzano ancora di più le contrapposizioni e, soprattutto, si criminalizzano persone che, fino a prova contraria, non hanno commesso alcun reato.
Ma come, in televisione ci vanno tutti, ci sono andati persino i terroristi, ci vanno decine di personaggi che definire moralmente ambigui sarebbe fare un complimento, e devono restarne esclusi solo coloro che hanno parere contrario riguardo ai vaccino contro il covid? Perchè allora il governo non si decide a renderlo obbligatorio, questo vaccino? Sarebbe una posizione più coerente con il tanto sbandierato interesse per la salute pubblica. E invece assistiamo a una serie di coercizioni sempre più pesanti che cercano di “obbligare” senza obbligo.
Che senso ha? Di questo passo i dubbi sull’azione del governo e sulla stessa efficacia reale dei vaccini diventeranno sempre più profondi. E bisognerà ripetere fino alla nausea che il vaccino non rende immuni, ma si limita ad indebolire il virus, che il covid lo possono prendere anche i vaccinati se non mettono in atto le precauzioni di base (mascherina, igienizzazioni…), che il vaccinato che prende il covid è contagioso, come tutti gli altri…
Ma ormai sembriamo preda di un pensiero unico, dove chi dissente è visto, se va bene, come un importuno, che sta disturbando il saggio e infallibile manovratore e, se va male, come un criminale che diffonde il contagio e la ribellione.
“Mala tempora currunt”, dicevano i Latini. E speriamo di immunizzarci contro uno dei virus più terribili, quello dell’intolleranza.
don Roberto