Buon pranzo

18 dicembre 2023

Il Papa conclude la recita dell’Angelus domenicale con l’augurio “buon pranzo”.

Che cosa significa, per un cristiano,  condividere la mensa, pranzare con qualcuno? Vengono in mente i tanti passi del Vangelo che descrivono Gesù invitato a  mangiare da qualcuno: farisei e pubblicani, ricchi o poveri, buoni e meno buoni. Gesù non si tira indietro. E ogni pranzo diventa occasione per un insegnamento, per un incontro. Tutto in preparazione di quel pasto fondamentale che sarà l’Ultima cena.

I nostri pasti, dunque, dovrebbero essere un momento di gioia, di condivisione,  di dialogo, di confronto. Bisognerebbe bandire telefoni e televisione, bisognerebbe riscoprire la bellezza dello stare serenamente insieme, la bellezza dell’ascolto reciproco. Bisognerebbe iniziare  con una preghiera e avere nel cuore tanta gratitudine verso chi ha preparato quel pranzo o quella cena. Bisognerebbe contemplare la grandezza del Creatore,  che nutre le Sue creature e il lavoro di tante persone, che hanno reso possibile l’arrivo di quei cibi sulla nostra tavola.

Quando mangiamo in casa nostra tutto il mondo è presente. Tra poco ci sarà il pranzo di Natale,  che una volta aveva qualcosa di sacro: era il ritrovarsi della famiglia,  il ritrovarsi con persone lontane,  il mangiare qualcosa di insolito (la carne, per tanti poveri).

Oggi forse non è più così,  ma perché non provare a gioire per un pranzo condiviso? Gesù può essere nostro commensale, ogni giorno. Basta volerlo. Basta pensarci.

don Roberto