Benedizioni 

17.04.2023

Benedizioni 

È tornata la primavera ed è arrivata la Pasqua. Abbiamo più ore di luce, forse anche dentro di noi. È il tempo, questo, delle benedizioni. Si benedicono le dimore e le persone che ci vivono. È l’espressione più tipica di una parrocchia, Chiesa “in mezzo alle case “.  Ed è, anche, la manifestazione più evidente di quella “Chiesa in uscita ” di cui tutti parlano ,ma che ben pochi realizzano. Andare nelle case ad incontrare coloro che le abitano,  senza aspettare che siano loro a venire in chiesa. Scambiare qualche parola, dire una preghiera, scoprire qualche sofferenza nascosta, provare a dare un po’ di conforto e di incoraggiamento, farsi prossimo, con semplicità. Sentirsi anche opporre qualche rifiuto ( pochi, per la verità, e sempre molto civili), ma avere comunque la sensazione di essere strumenti di quel Dio che ama tutti e non esclude nessuno. Certo, sono tante le cose che tanti preti hanno da fare, ma ,chissà perché,  si riescono sempre a fare le cose a cui veramente si tiene. Forse è più comodo dare il flaconcino di acqua benedetta perché chi vuole se lo porti a casa e faccia da sé oppure andare solo dove si viene chiamati. Ma, così facendo,  quante occasioni d’incontro si perdono,  quante occasioni di crescita spirituale anche per il sacerdote! Senza contare che l’essere missionari passa anche attraverso il semplice uscire dal proprio fortino per avventurarsi nella prateria, che spesso riserva sorprese bellissime. Perché è il luogo dove Dio abita.

don Roberto