23 Gennaio 2023
2.113 miliardi di dollari: è la cifra incredibile che i Paesi del mondo hanno speso, nel 2021, per armarsi. Armi sempre più sofisticate e sempre più letali, armi che, ogni tanto, richiedono di essere impiegate, per poter svuotare i magazzini e far posto a quelle nuove, in un circolo vizioso che perpetua sè stesso. Se guardiamo più a fondo nella pazzesca cifra suddetta scopriamo che i Paesi che spendono di più in valore assoluto per armarsi sono gli Stati Uniti (801 miliardi), la Cina (293), l’India (77), il Regno Unito (68), la Russia (66), la Francia (57), la Germania (56), l’Arabia Saudita (56), il Giappone (54),la Corea del Sud (50), l’Italia (32), buona undicesima, davanti ad Australia, Canada, Iran e Israele. Ma le cifre fanno ancora più impressione se si passa dal valore assoluto alla spesa proporzionata al PIL. Scopriamo allora che i primi 10 Paesi sono l’Oman, il Kuwait, l’Arabia Saudita, l’Algeria, l’Azerbaijan, Israele, la Giordania, il Qatar, l’Armenia e il Marocco. Evidentemente molti di questi Paesi non sanno più come investire i proventi derivanti dal petrolio. Ci viene da pensare che il Papa abbia qualche ragione quando condanna senza mezzi termini il commercio delle armi. Con questi soldi si potrebbero davvero risolvere molti problemi che affliggono l’umanità, a partire da quello della fame. Ma, per farlo, occorre una seria volontà politica, occorre che uomini e donne di buona volontà investano in riconversione industriale, per non abbandonare a sè stessi quanti lavorano in aziende che producono armi, per non aggiungere dramma a dramma. ” Si vis pacem, para bellum ” ( se vuoi la pace, prepara la guerra), dicevano gli antichi Romani, che, comunque, non si sono mai tirati indietro quando le guerre si trattava di farle, oltre che di prepararle. Ma noi siamo così sicuri che la paura dell’altro, potentemente armato, sia davvero un deterrente allo scoppiare delle guerre? Ed è veramente pace quella fondata sul terrore? Lasciamo queste domande a galleggiare nel nostro cuore e proviamo a costruire la pace nelle nostre famiglie, con i vicini di casa, con i colleghi di lavoro. Sarebbe già qualcosa.
don Roberto