4 gennaio 2021
Caro Gesù Bambino,
lo so di essere un po’ in ritardo e ti chiedo perdono. Però ho pensato che forse, con un anno intero di tempo, avrai modo di esaudire senza fretta i miei desideri. Anche perchè mi sembrano abbastanza impegnativi.
Come avrai già immaginato (d’altronde tu sai tutto), ti chiedo il vaccino. O meglio, ti chiedo quattro vaccini, per me e per tutto il genere umano. Vaccini da distribuire in questo anno, ma anche nei prossimi.
Il primo è il vaccino contro l’indifferenza. Ci permetterebbe, questo vaccino, di essere solidali gli uni con gli altri, di non pensare solo al nostro tornaconto individuale, di vedere gli altri come persone e non come oggetti da usare e sfruttare. Ci aiuterebbe, questo vaccino, a capire che se tutti stanno bene allora anche noi stiamo bene, perchè non siamo atomi sperduti nell’universo, isolati dentro una bolla che ci renda immuni dalle sofferenze a dalle fatiche. Se le fatiche sono condivise pesano un po’ meno. Se le sofferenze sono “compatite” si affrontano con più forza.
Il secondo è il vaccino contro il rancore. Ci farebbe vedere gli altri come ricchezze e non come avversari. Ci aiuterebbe a cogliere il bene che c’è in ogni persona e a gioirne. Ci toglierebbe tante tensioni che ci rovinano la vita e non ci fanno dormire. Ci permetterebbe di impiegare le nostre energie per fare il bene degli altri e non per progettarne la rovina. Ci farebbe venire pensieri pacificanti di perdono anzichè propositi mortiferi di vendetta.
Il terzo è il vaccino contro il vittimismo. Ci aiuterebbe a non sentirci perseguitati dalla sorte, dai parenti, dai vicini, dal Governo, dall’intero genere umano. Ci farebbe capire che, forse, ogni tanto qualche colpa ce l’abbiamo anche noi se il mondo va storto. E che, forse, anche noi dobbiamo cambiare qualcosa della nostra vita, dei nostri atteggiamenti, del nostro modo di pensare.
Il quarto è il vaccino contro l’egocentrismo. Probabilmente è il più importante. Potrebbe costituire la base per gli altri tre vaccini. Ci aiuterebbe a non pretendere troppe attenzioni, a non crederci il centro dell’universo, a non pensare che abbiamo sempre ragione noi, a non ritenerci superiori agli altri, a non essere eterni adolescenti, a non sfruttare gli altri nella continua ricerca di noi stessi, a non sottolineare troppo le nostre presunte virtù, ma neanche i nostri difetti, perchè entrambe le cose servono solo a metterci al centro. Questo vaccino ci farebbe essere un po’ più umili. E ci porterebbe ad amare, non a possedere.
Ti ringrazio, caro Gesù Bambino, perchè mi hai ascoltato. Non so se riuscirai a esaudire questi miei desideri, perchè quando c’è di mezzo la libertà umana anche per te le cose si fanno difficili e complicate. Però so che ci metterai tanto impegno. Sono sicuro che anche noi umani ci proveremo, a farci vaccinare.
don Roberto