Alzarsi

10 febbraio 2020

“Un mattino, all’improvviso,non ho avuto voglia di alzarmi dal letto. E così il giorno dopo. E quello dopo ancora. Non c’era più nulla per cui valesse pena alzarsi”. Queste parole mi sono state dette alcune anni da fa da una persona che aveva provato i meandri terribili e tenebrosi della depressione. Ogni tanto mi tornano in mente e mi spingono a fare una sosta per pensare a ciò che è davvero importante nella mia vita.

Già, le cose importanti…

Che cosa ci spinge ad alzarci ogni mattina? Per amore di chi ( o di che cosa) lavoriamo, fatichiamo, ci impegniamo, arriviamo stanchi alla fine della giornata? Non sono domande oziose, tipiche di chi ha tempo da buttar via. Sono domande che ci obbligano a guardarci dentro, disposti a scoprire cose poco belle. Ogni tanto dovremmo fermarci a fare il punto della situazione per stabilire la reale gerarchia di valori che regola la nostra vita.

Perchè siamo portati a darci delle giustificazioni, inconsce o meno, per andare avanti con le nostre abitudini non sempre stupende. E allora si rischia, per esempio, di trascurare la famiglia e dare troppo spazio al lavoro dicendosi, che lo si fa per il benessere della famiglia, mentre dovremmo ammettere che amiamo di più il lavoro e che ci pesa tornare a casa, la sera. Lo stesso discorso vale per tante altre realtà.

In ogni caso, avere una motivazione per alzarsi al mattino non basta per rendere la vita bella e buona. Occorre che la motivazione sia alta, sia capace di trasformare in meglio il mondo. Senza portare a chissà quali grandi imprese. Sarebbe sufficiente amare nel quotidiano. Certo, anche l’oggetto dell’amore è importante, anzi, essenziale. E così pure il tipo d’amore.

Ma qui cominciamo a complicare un po’ le cose. Meglio tornare all’inizio e partire da lì: per chi o per che cosa ci alziamo tutte le mattine?

don Roberto