San Bartolomeo Grandate
  • Parrocchia
    • Storia
    • I Parroci
    • Attività
    • Modulistica
    • Bilanci e Verbali
    • Sinodo
      • Misericordia e comunità cristiana
      • Misericordia e famiglia
      • Misericordia e giovani
      • Misericordia e poveri
      • Misericordia e presbiteri
      • Documento finale Parrocchia Grandate
    • Contatti e Orari
  • Don Roberto
    • Biografia
    • Riflessioni
    • Richiesta appuntamento
  • Santuario
    • Storia
    • Grandatis Antiquitas
    • Santuario a 360 gradi
    • Contatti e Orari
  • Monastero
    • Storia
    • Contatti
  • Preghiera
  • Vangelo
  • Aggiornamenti
    • Avvisi
    • Eventi
    • Summerlife
    • Iscriviti alla Newsletter
  • Camminando Insieme

Abusi e speranza

24 Luglio 2017 by Manuela Brancatisano

24 luglio 2017
Sono numeri abbastanza impressionanti quelli che negli ultimi tempi vengono impietosamente ripetuti dagli organi di informazione.
E dietro i numeri ci sono volti, persone che portano dentro di sè, spesso in modo indelebile, sofferenze inaudite, persone piccole e indifese violate nella loro sfera più intima da coloro che invece dovevano custodirle come parte del tesoro di Dio.
Sul banco degli imputati, ancora una volta purtroppo, la Chiesa cattolica. E poco importa se i distinguo sarebbero d’obbligo nel separare le responsabilità dell’istituzione da quelle dei singoli.
Certo, forse sarebbe meglio parlare di responsabilità delle gerarchie ecclesiastiche più che di tutta la Chiesa. Responsabilità soprattutto nella copertura dei criminali abusatori, nel silenzio complice, nel voler salvare a tutti i costi il buon nome (???) dell’ istituzione a danno della giustizia e della carità, persino cercando di infamare e calunniare gli abusati parteggiando sfacciatamente per gli abusatori.
Tutte cose già viste, anche dalle nostre parti, purtroppo.
Ultimamente c’è stata una recrudescenza che ha nuovamente acceso i riflettori su questo tipo di reati e ha fatto guardare con un po’ di pietoso compatimento persino il segretario del cardinal Coccopalmerio, “beccato” dalla Gendarmeria Vaticana ad organizzare (partecipandovi, ovviamente) festini gay a base di cocaina.
Quello che è avvenuto in Australia e nel coro di Ratisbona, invece , non ha avuto per protagonisti adulti, per quanto depravati.
In Australia il nome di spicco coinvolto negli scandali è quello del cardinal Pell, inviso “ministro dell’ economia” del Vaticano, nominato da Papa Francesco, che lo ha “congedato” per dargli la possibilità di difendersi senza scudi diplomatici davanti ai tribunali australiani, che lo accusano di aver abusato di alcuni bambini quando era sacerdote e di aver coperto diversi preti abusanti quando era vescovo.
L’attuale arcivescovo di Sidney ha reso pubblici, qualche mese fa, i risultati delle indagini condotte dalla polizia e sulla base delle quali si sono già aperti diversi processi: sono coinvolti 572 preti, 597 religiosi, 96 suore e 543 laici!
“Una situazione straziante. Come cattolici chiniamo la testa per la vergogna”, ha dichiarato l’arcivescovo.
E poi il famoso coro di voci bianche di Ratisbona, dove sono stati riscontrati 547 casi di violenza e abuso, di cui 67 di abuso sessuale.
Qui (e questo è il segno di speranza) l’inchiesta è stata promossa dalla diocesi stessa, essendo i reati ormai prescritti per lo Stato. Sono stati coinvolti anche nomi importanti, come quello di Georg Ratzinger, fratello di Benedetto XVI, che ha diretto il coro per trent’anni e sembra che sapesse tutto senza aver mai denunciato nulla, e del cardinal Muller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede appena dimissionato dal Papa, che avrebbe avuto poco entusiasmo e tanta resistenza nell’avviare le indagini quando era vescovo di Ratisbona.
Chissà, forse qualcuno comincia a capire che non è proprio il caso di nascondere lo sporco sotto il tappeto, che lavare i panni sporchi in famiglia è il modo migliore per far finire tutto nel dimenticatoio e di non permettere neanche ai colpevoli di convertirsi e di emendarsi sul serio.
Sottovalutare e, peggio ancora, coprire questo tipo di peccati è macchiarsi a propria volta di un peccato gravissimo, di un crimine vero e proprio.
Ecco perchè il Papa ha emanato provvedimenti durissimi per i vescovi che coprono gli abusi sui minori.
Parliamo tanto di deboli e di ultimi da difendere.
Non lo sono forse anche questi bambini? E forse anche le gerarchie ecclesiastiche cominciano a rendersene conto.
I “forse” sono voluti. Ma qualche raggio di luce comincia a vedersi.
don Roberto

Posted in: Riflessioni Tag: abusi, coro di ratisbona, don roberto pandolfi, grandate, pell, preti pedofili, san bartolomeo

Copyright © 2023 San Bartolomeo Grandate.

Church WordPress Theme by themehall.com

Copyright © 2023 Parrocchia S. Bartolomeo
Via Giovanni XXIII · 3 · Grandate · (CO) · 22070 · ITALIA |info@parrocchiagrandate.it
Cookie Policy Credits