Chissà se qualcuno riesce ancora a meravigliarsi per il Natale! Dio si fa uomo. Dio diventa neonato, bisognoso di tutto e di tutti. L’Infinito diventa infinitamente piccolo. Dovremmo davvero stupirci! Dovremmo sgranare gli occhi come bambini e restare attoniti, a bocca aperta, nella contemplazione di questo evento. E dovremmo restare meravigliati anche per quella strana atmosfera che si produce nei giorni prima del Natale. Un’atmosfera di maggior serenità, diciamolo pure, senza paura di apparire retorici, un’atmosfera di bontà.
In questi giorni ci si sente parte di una realtà più grande, che è capace di mettere un po’ da parte meschinità, piccinerie ed egoismi, che ci fa entrare un po’ di più in quella dimensione così bella e pacificante dove il protagonista è l’Amore. Tutto questo è meraviglioso. E ci induce a pensare e a vedere in modo diverso il mondo che ci circonda.
Possiamo aprire meglio gli occhi per accorgerci di tutto il bene che viene fatto da tantissime persone e per avere parole di speranza per chi ne ha bisogno. Per qualche giorno possiamo vivere veramente gli ideali di bontà che sono sempre presenti dentro di noi, ma che spesso vengono un pò soffocati dagli affanni della vita quotidiana. Riscoprire l’importanza di un sorriso, di un abbraccio, di una parola di conforto: tutte cose belle, che a Natale sembrano più facili.
Ringraziamo dunque il Signore, che ci regala un altro Natale.