È un annuncio sconvolgente, quello dato dagli angeli. «È risorto! Non è qui!». Noi eravamo smarriti, tristi. Noi avevamo perso la speranza di vedere realizzato un mondo nuovo. Noi, che dicevamo di aver fede, in realtà abbiamo visto le nostre sicurezze infrangersi su quella terribile croce. Noi, come gli apostoli, come i discepoli di duemila anni fa. Ci siamo scoperti poveri e fragili.
Ma poi abbiamo visto un sepolcro vuoto e abbiamo sentito le parole degli Angeli… e finalmente l’abbiamo incontrato: il Risorto! E allora tutto, in noi, ha ripreso vita. Allora il cuore si è riempito di gioia, di una gioia traboccante, contagiosa, che è diventata la gioia di tutti coloro che abbiamo incontrato e ai quali abbiamo dato l’annuncio: «È risorto!». La speranza è tornata a fiorire, il sorriso è riapparso sul nostro volto, abbiamo ricominciato a guardare noi stessi, gli altri, il mondo con gli occhi di Dio. E ci siamo accorti che in mezzo alle lacrime, alla sofferenza, alla cattiveria c’è anche l’Amore. Un Amore immenso, stupendo, che permea tutta la realtà, che fa breccia nel cuore di ogni creatura umana, che vince sempre, tutto, anche la morte. Il Signore è risorto. E questo apre orizzonti infiniti alla nostra vita, ci toglie dalle nostre angustie, ci fa provare sentimenti belli, magari da tempo sepolti nel nostro cuore.
Forza, allora! Vinciamo la timidezza e la ritrosia, gridiamolo a tutti: «È risorto!».