Una Pasqua strana, quest’anno. Preparata da una Quaresima di vero digiuno: digiuno dalle relazioni sociali, digiuno dall’Eucaristia. Abbiamo bisogno di credere con ancora più forza nella Risurrezione. Perché la vittoria di Cristo sulla morte è anche vittoria sul male e sul peccato. Perché essere discepoli del Risorto significa vivere ogni evento senza lasciarsi travolgere dalla tristezza e dall’angoscia. Abbiamo una fiducia incrollabile in Gesù, in Colui che ha saputo percorrere la strada dell’Amore per darci un esempio da seguire. E nessuno può fermare l’Amore di Gesù.
Pasqua è rivedere il nostro modo di essere e di fare alla luce di questo Amore. Non siamo mai soli, abbiamo sempre il Signore che ci prende per mano e, spesso, ci porta in braccio. Questa certezza ci permette di portare a tutti la speranza in qualcosa di più grande e di più bello, ci spinge a lottare per un mondo migliore, ad essere uomini e donne che non cedono alla tentazione dello scoraggiamento. Siamo discepoli di un Risorto: non per merito, ma per grazia, non perché siamo stati bravi, ma perché siamo stati Amati.
E di questo Amore diventiamo annunciatori e testimoni ovunque, ogni giorno della nostra vita.
È risorto! Buona Pasqua!