Verbale consiglio pastorale del 26-04-2018

Giovedì  26 aprile 2018 alle ore 21:05, si riunisce nei locali dell’oratorio, regolarmente convocato, il Consiglio Parrocchiale Pastorale, per prendere in esame il seguente ordine del giorno:

  1. Bollettino Parrocchiale
  2. Rosari nei cortili
  3. Varie ed eventuali

Presiede l’incontro Don Roberto. I consiglieri presenti sono 15; assente Ornella Canadè sostituita da Dionisia Dossena

Punto 1
Dopo la preghiera di inizio, Don Roberto introduce il primo argomento all’ordine del giorno. Avendo deliberato durante il precedente incontro, di redarre  un bollettino parrocchiale, compito del Consiglio è di decidere come intitolarlo e quali contenuti orientativamente dovrebbe avere.

Don Roberto inizia con l’annunciare che la direttrice sarà Manuela Brancatisano, giornalista di professione. Tutti i periodici infatti devono essere registrati presso il tribunale, e affinché ciò sia possibile il direttore deve necessariamente essere un giornalista o un pubblicista. Naturalmente tutto il lavoro non potrà pesare sulle uniche spalle della direttrice. Nonostante siano stati reclutati alcuni redattori tra i giovani, si ricercano collaboratori per quanto riguarda la parte grafica. Inoltre ad ogni gruppo parrocchiale, verrà chiesta collaborazione occasionale sotto forma di articoli relativi alle proprie attività in corso.

Per raccogliere il parere della comunità, Alessandro ha creato un apposito questionario sul sito della Parrocchia:

  1. Quale formato preferiresti per il bollettino?
  2. Con quale cadenza preferiresti ricevere il bollettino?
  3. Come intitoleresti il bollettino?
  4. Quale tipologia di contenuto ti piacerebbe leggere nel bollettino?

Dalle preferenze degli 88 votanti si evincono le seguenti risposte:

  1. La preferenza espressa è per un formato medio (A4)
  2. La preferenza espressa è per una cadenza mensile
  3. La preferenza espressa restringe la scelta tra una ventina di nomi
  4. La preferenza espressa spazia dall’editoriale alle notizie della Parrocchia e della comunità, dagli avvisi alle attività oratoriali, dalle riflessioni di Don Roberto, la catechesi e le iniziative parrocchiali, alle notizie di attualità, passando per grest, eventi, ecc.

Dopo aver esaminato le proposte della comunità, ogni consigliere viene invitato ad esternare la propria, in particolar modo riguardo il nome del bollettino.

Avendo come obiettivo di proporsi alla comunità nella sua interezza, Sabrina suggerisce di accantonare quei titoli che esplicitamente richiamino la Parrocchia.

Dopo aver esaminato in modo approfondito i vari pareri espressi dai membri, la scelta ricade su “Camminando insieme” . Due parole, come dice Andrea, che significano un andare verso, un compromettersi e un tener conto di tutti.

Si introduce quindi una riflessione per delineare le future scelte editoriali, tenendo conto delle preferenze espresse dalla comunità  (vedi punto 4 del questionario).

Fausta ricorda come sia importante affrontare ogni tematica nell’ottica propria del bollettino, ovvero quella cristiana: dalla scelta dell’argomento alla stesura dell’articolo, bisogna instillare nel lettore un senso di riflessione, indignazione o speranza.

Si avanza successivamente la possibilità di inserire inserzioni pubblicitarie a sostentamento del giornale; idea che Don Roberto, adducendo esempi di episodi precedentemente avvenuti, suggerisce di accantonare almeno temporaneamente, per evitare possibili compromissioni. L’onere del giornalino ricade dunque solo sulla Parrocchia, che si incarica di queste spese per rendere alla comunità un servizio di annuncio, evangelizzazione e catechesi.

Federica propone inoltre di coinvolgere attivamente il pubblico attraverso l’utilizzo di questionari, efficaci anche per valutare il riscontro e l’interesse da parte dei lettori.

Dai pareri raccolti da Luisa e Fausta, si profila la possibilità di dedicare ulteriori spazi a:

  • una rubrica culinaria, composta da ricetta e breve presentazione della persona che la propone
  • presentazione delle attività di tutte le associazioni extra oratoriali (es. Croce Rossa, Alpini, ecc..)
  • intervista al cittadino: discussione riguardo a una tematica da punti di vista opposti (es. bambino/anziano)
  • “Angolo del sorriso” dedicato ai più piccoli, con giochi e barzellette.
  • “Angolo della cultura”: chiunque abbia letto un libro o visto film che abbia costituito spunto di riflessione e/o crescita, qualora volesse condividerlo potrebbe inviare suggerimenti alla redazione
  • una rubrica dedicata al censimento di tutti i battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e funerali

In conclusione, viene deciso dal Consiglio che il giornalino sarà pubblicato prevalentemente in corrispondenza delle principali feste religiose: Natale, Pasqua, Festa della Madonna e prima del grest.

Punto 2
Con l’inizio del mese di maggio, in questi ultimi due anni, ogni mercoledì sera nei vari borghi del nostro Paese si è pregato con la recita del Santo Rosario. Bruna e Giuseppe chiedono ai consiglieri se sia il caso di proseguire con questa iniziativa, oppure tornare a riunire i parrocchiani la domenica sera presso il Santuario, come si faceva qualche anno addietro.

Il parere di Don Roberto e di alcuni membri del consiglio è quello di mantenere i rosari nei cortili, così da poter eventualmente coinvolgere anche coloro che non partecipano attivamente alle funzioni in chiesa.

Andrea sostiene che sia una bella forma di testimonianza, quasi sconvolgente il fatto che qualcuno non si soffermi davanti alla TV, ma che scenda in strada a pregare. Luciana ricorda che l’anno precedente i referenti dei cortili avrebbero voluto essere avvisati con un certo margine di anticipo; purtroppo però anche quest’anno viene a mancare il tempo necessario per farlo.

Viene quindi riconfermata la scelta dei rosari nei cortili. Federica e Luciana si assumono il compito di avvisare i vari responsabili dei borghi.

Varie ed eventuali

  1. Per quanto riguarda le future sere della catechesi di Avvento e Quaresima 2018/19, Don Roberto avvisa che la messa del giovedì sera verrà celebrata in Parrocchia e non presso il Santuario, così da favorire la presenza alla celebrazione stessa.
  2. Andrea comunica di come il nostro oratorio sia stato contattato dall’amministrazione comunale che, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Casnate e di Cucciago, vorrebbe elaborare un “Patto Educativo Territoriale”.
    Andrea rende partecipe il Consiglio di questa richiesta di partecipazione.
    Il progetto, presentato da uno psicologo, presupporrebbe la partecipazione unita di scuola, amministrazione comunale e di tutte quelle associazioni locali che in qualche modo coinvolgono i ragazzi in età scolastica. L’obiettivo dichiarato è quello di unire le forze per affrontare e trovare possibili soluzioni alle problematiche odierne quali, per esempio, il bullismo e le relazioni.
    Andrea, in qualità di rappresentante dell’oratorio di Grandate e designato dall’associazione “Noi”, è stato invitato a partecipare all’esposizione del progetto alla comunità in una prima riunione presso il Comune di Grandate e nei successivi due incontri pubblici.
    Andrea esprime al Consiglio le sue perplessità al riguardo: innanzitutto è rimasto colpito molto negativamente dalla scarsissima affluenza e presenza alle riunioni di genitori, coloro che invece dovrebbero essere, stante le tematiche trattate, i primi a partecipare.
    Prosegue sottolineando come sia già stata espressamente ed ufficialmente indicata, quale designata coordinatrice principale di questo patto, la scuola, che però si definisce totalmente laica e aconfessionale; una realtà come quella oratoriale, potrebbe infatti non condividere completamente le scelte educative che si effettueranno nella concreta attuazione del patto educativo territoriale. Si affronterebbero, come già citato prima, situazioni, come ad esempio il bullismo e le relazioni; tali studi, che dovrebbero necessariamente partire, crescere ed essere attuati e strutturati dai genitori in primis, verrebbero invece di fatto ad essere “gestiti” e “coordinati” dalla scuola, dai comuni e dalle associazioni.
    Andrea cita quindi, a tal proposito, l’art. 30 della Costituzione: “l’educazione è un diritto-dovere dei genitori”. Essendo un diritto inviolabile, non è saggio ne giusto, dunque, decidere a priori chi gestirà il redigendo patto educativo territoriale senza una sua ideazione, attuazione e partecipazione attiva, su base democratica e diretta, da parte di chi, quale genitore interessato, è primo attore ed unico responsabile. Infine, prosegue Andrea, ad oggi nessun partecipante alle riunioni è in possesso di qualcosa di scritto riguardo questo patto salvo una locandina di invito agli eventi girata in cartaceo e nella messaggistica elettronica. Pertanto, prima di sottoscrivere l’adesione dell’Oratorio a tale progetto, mediante l’Associazione Noi, si riserverebbe di aspettare di avere qualcosa di concreto da valutare; forse qualcosa prenderà corpo già in occasione della prossima riunione prevista giovedì 10 Maggio 2018 presso il Comune di Grandate.
    Andrea chiede pertanto lumi a tal riguardo.
    Valeria ha inteso invece che fosse stato chiesto di delineare insieme un protocollo e una linea di azione comune, e che questo sarebbe stato solo il primo di una serie di incontri atti a coinvolgere tutte quelle realtà che riguardano la vita dei ragazzi.
  3. Ultimo argomento trattato dal consiglio: Bruna ha sistemato e riordinato la sagrestia, facendo ridipingere le pareti.

Non restando altri argomenti di cui discutere, dopo la recita della preghiera, l’assemblea viene aggiornata al prossimo Consiglio Parrocchiale Pastorale.