Verbale consiglio pastorale del 22-11-2018

Giovedì 22 novembre alle ore 21:00 si riunisce nei locali parrocchiali il Consiglio Parrocchiale Pastorale per discutere e deliberare il seguente O.d.G:

  1. Sinodo Diocesano – Gruppi Sinodali
  2. Avvento
  3. Varie ed eventuali

I consiglieri assenti sono: Anna Ascione, Andrea Brenna sostituito da Elisabetta Pirovano, Valeria Flori sostituita da Marzio Ghezzi, e Davide Danielli.

Don Roberto apre la seduta con la preghiera iniziale, dedicata in particolar modo ai ragazzi che Domenica 25 Novembre riceveranno la Cresima, e prosegue col prendere in esame il primo punto all’ordine del giorno.

Punto 1:

Apre la discussione Marzio, referente del gruppo A.Ge. Tra loro vi è stato un calo di presenze, forse da attribuire all’argomento difficile (Misericordia e giovani) o al poco interesse. Si è speso molto tempo sulla presentazione della domanda e ci si è chiesti se questi nostri giovani si sentano amati, accolti, compresi. Sarebbe necessario creare maggiori occasioni di incontro.

Segue il resoconto del gruppo Coro, sul quale relaziona Sabrina. Dopo aver discusso con una ventina di persone il tema “Misericordia e Comunità”, sottolinea come il pettegolezzo possa logorare e rovinare la comunione tra le persone. Come comunità sarebbe un traguardo desiderabile, soprattutto durante questo cammino sinodale, se ognuno si sforzasse di non dire mai una parola, un commento che sminuisca l’altro. Un altro obiettivo concreto sarebbe quello di riuscire ad esprimere gioia in ogni gesto o azione svolta.

Per Fausta si dovrebbe inoltre custodire e difendere il significato sociale e religioso della domenica. Essa è il giorno del Signore, ma è anche il giorno in cui la Chiesa sperimenta la sua Comunione attraverso l’Eucarestia.

Per Don Roberto però, l’abitudine adottata di qualificare la celebrazione Eucaristica della sera del sabato come “prefestiva” non solo è in se’ errata, ma causa confusione. La Chiesa infatti include nella festività domenicale quel periodo di tempo compreso tra il Vespro del sabato sera e quello della domenica sera. La dicitura più esatta dunque anche per la Messa del sabato sera è quella di Messa “festiva del sabato”.

Proseguendo con il gruppo Cif, Ornella riferisce che erano presenti in 9 a discutere il tema di “Misericordia e famiglia”.

I partecipanti hanno convenuto che, se già è difficile avvicinare alla Parrocchia le famiglie in generale, il discorso si fa ancora più complicato quando in causa ci sono famiglie con particolari situazioni di difficoltà economico-sociali e di coppia.

Rosaria, referente Caritas, spiega come le 6 persone presenti al loro incontro si siano soffermate sulla prima domanda del tema “Misericordia e poveri”, cioè come la comunità risponde alle necessità dei bisognosi. E’ emersa inoltre la proposta di collocare un’urna dove, anche coloro che non fanno parte di nessun gruppo, possano riporre su carta il proprio pensiero.

Don Roberto chiede dunque ad Alessandro, se possibile, di pubblicare le domande del Sinodo anche sul sito, affinché tutti possano partecipare, compresi quelli che non vogliono aggregarsi ai gruppi costituiti.

Luciana, membro del Gruppo libero Lucca, avverte di quanto abbiano trovato complesso l’argomento “Misericordia e Presbiteri”. Hanno discusso molto, ma risulta piuttosto complicato comprendere e dare risposta alle domande. E’ stata però evidenziata da molti la mancanza di rispetto che ultimamente si riscontra nei confronti del sacerdote: la tendenza ad instaurare un rapporto molto informale sminuisce senza dubbio la figura sacramentale del parroco.

Giulio interviene sostenendo che molto interessante ed importante è ciò che è emerso dal dibattito, ma probabilmente il nostro Vescovo si aspetta risposte più concrete. Ammette come lui stesso non riesca a darsi risposte soddisfacenti e come le difficili domande abbiano portato molto spesso a divagare.

Per Giuseppe, anche se a conti fatti non sono emerse proposte concrete, l’incontrarsi rimane comunque un momento di formazione. Inoltre, per rispondere alla prima domanda del loro tema, ritiene che nella Chiesa il laicato sia vitale per sostenere  il parroco.

Giulio porta ad esempio alcune parrocchie, in cui sono state assunte persone per svolgere determinate mansioni, affinché il parroco possa concentrarsi sulla sua missione pastorale. Sarebbe importante incrementare la corresponsabilità dei laici ad assumersi il proprio compito, rispondente alle proprie competenze (amministrative, sociali, catechistiche). Naturalmente questo discorso non è riferito alla nostra Parrocchia, che invece vanta un buon numero di laici suddivisi in vari ambiti.

Conviene Don Roberto: effettivamente a Grandate è difficile trovare, fra le varie attività svolte dal parroco, qualcuna che non gli competa propriamente: sacramenti, celebrazioni, confessioni ecc. Tuttavia con un maggior numero di volontari si potrebbe tenere aperto l’oratorio tutte le domeniche.

A volte, continua Ornella, è la figura stessa del Parroco a dover essere messa in discussione. Vi sono infatti Parrocchie dove il Sacerdote non si fa promotore di una Chiesa non più clericale, ma più partecipata anche dai laici.

Spesso il cambiamento è l’auspicio, prosegue Don Roberto, ma alcuni preti non sembrano fare alcunché in direzione di un rinnovamento. Anzi, molti tentativi vengono guardati con sospetto. La Parrocchia è gestita dal parroco come esclusivo agente responsabile nei confronti dei fedeli, considerati solo per la cura pastorale e non soggetti attivi nell’azione pastorale. Praticamente dei collaboratori del Parroco. Questa è la difficoltà attuale della crescita della Chiesa. Questa è la grande ostilità, la grande resistenza che il clero oppone al  Papa. Egli infatti sostiene che il clericalismo “uccide la Chiesa”, non sostenendo una cultura della corresponsabilità. Il clericalismo è stato sempre legato a una teologia dei poteri per cui il prete vale di più in virtù dei poteri che ha sull’Eucaristia.

Don Roberto racconta inoltre come recentemente la nostra Diocesi, all’ospedale di Menaggio, abbia nominato un Accolito istituito, cioè una persona a cui è stato istituito il Ministero dell’Accolitato, per il servizio all’altare e per aiutare il parroco. In assenza del sacerdote, come appunto all’Ospedale di Menaggio, è lui stesso che celebra la liturgia della Parola e distribuisce l’Eucarestia.

Concluso questo inciso, riprende il discorso sui gruppi Sinodali con l’intervento di Bruna per il gruppo dell’Azione Cattolica.

E’ emersa l’importanza di fare della nostra Parrocchia una Chiesa che si fa carico della vita quotidiana della gente, andando incontro specialmente a coloro che sono lontani dalla vita religiosa, approfittando ad esempio delle visite agli anziani per avvicinarli.

Nostra preoccupazione principale, inoltre, prosegue Bruna, dovrebbe essere quella di coinvolgere nuove persone per consentire di tenere aperto l’oratorio almeno le domeniche pomeriggio. Attualmente infatti resta aperto solo due domeniche al mese, di cui una dedicata ai lavoretti.

Interviene Luisa raccontando come dopo l’ultimo consiglio della NOI si sia valutato se continuare a tenere aperto tutte le domeniche. Purtroppo una parte dei baristi disponibili si è ritirata, forse a causa di una stanchezza attribuibile al fatto di vedere il nostro oratorio sempre vuoto; a quelli rimasti è stata chiesta la disponibilità per tutte le domeniche. Sfortunatamente nessuno ha aderito, probabilmente la delusione ha generato perplessità su quanto valga la pena togliere tempo alle proprie famiglie e al riposo per investirlo in un oratorio semivuoto.

E’ nata così la decisione di tenerlo aperto solo due domeniche al mese, e in occasione di qualche evento, nella speranza di trovare presto nuovi volontari.

Giusta l’osservazione di Federica, la quale sottolinea come non siano i bambini a dover essere invogliati a venire in oratorio, ma i loro genitori.

Don Roberto sostiene il pensiero di Bruna: sarebbe bello riuscire a tenere aperto l’oratorio tutti i giorni, domenica compresa, a prescindere dal numero di partecipanti. Qui sta infatti la differenza sostanziale tra chi svolge semplicemente un servizio alla comunità, e chi invece viene soprattutto per Cristo. E’ la motivazione a fare la differenza. Come Consiglio Pastorale dovremo tornare sull’argomento, almeno per vedere come andare a scuotere, provocare e coinvolgere quelle famiglie un po’ pigre, chiuse o indifferenti, cercando di catalizzare nuove energie e nuove disponibilità e coinvolgendo chi di solito fa da spettatore, così da avere un numero consistente di volontari da consentire turni molto ampi.

Punto 2:

Anche quest’anno la funzione della Novena di Natale si terrà il mattino alle 8. Sarà in particolar modo dedicata ai bambini delle scuole elementari, e saranno loro stessi ad animarla, ma chiunque  è invitato a partecipare.

Varie ed eventuali

Alessandro aggiorna sul sito: si registrano sempre un buon numero di utenti che entrano mensilmente e a fine Dicembre farà una valutazione complessiva dell’anno trascorso.

Don Roberto ricorda a Bruna che 10 giorni prima di Natale dovrà organizzare la consegna dell’inedito “Bollettino Parrocchiale”, la quale avverrà grazie alla collaborazione delle signore dell’Azione Cattolica.

Le suore del Monastero stanno organizzando “Le 40 ore di preghiera” per la settimana prima della prossima Quaresima, cercando di coinvolgere tutta la comunità. La proposta è quella di invitare alle 8 del mattino del giovedì, venerdì, e sabato, cioè prima dell’inizio della scuola, i bambini delle elementari, per un momento di preghiera comune, e di coinvolgere i ragazzi della scuola media, il venerdì sera, prevedendo, oltre alla preghiera, un momento culinario con una pizzata. Le “40 ore” si concluderebbero con un’elevazione spirituale per gli adulti il sabato sera.

Don Roberto ha già avvisato a tal proposito i catechisti.

Federica chiede inoltre a Don Roberto se ritiene necessario il coinvolgimento di uno sponsor (Iper , Artsana), che andrebbe a coprire parte della spesa per l’acquisto delle calze della Befana, da dare, come al solito, ai bambini il 6 gennaio. Si vorrebbe anche portarle tramite l’ABIO ai bimbi ricoverati nei nostri ospedali, coinvolgendo nella consegna i ragazzi del post cresima. Una parte dei consiglieri ha dato parere favorevole approvando il tentativo di coinvolgere lo sponsor.

La prossima seduta del Consiglio è programmata per giovedì 17 gennaio 2019.

Non essendoci altro da deliberare, dopo la preghiera, si dichiara il termine della seduta, alle ore 22:00 circa.