Verbale consiglio pastorale del 21-11-2019

Il giorno 21 novembre 2019 alle ore 21:05, nei locali dell’oratorio, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere e deliberare in merito a quanto segue:

  1. Commissione Oratorio
  2. Varie ed eventuali

Presiede l’incontro Don Roberto, apre l’incontro con la preghiera dedicata ai ragazzi che domenica riceveranno la Santa Cresima.

Consiglieri assenti: Suor Roberta e Cannataro Concetta. Consiglieri presenti gli altri 12 consiglieri a cui si è aggiunto un nuovo membro in rappresentanza del Gruppo Famiglia: Venditto Alessandra.

1 Commissione Oratorio
Don Roberto presenta a tutti l’importanza di istituire una commissione oratorio e chiede ad ogni membro di esporre il proprio parere:

Alessandra Venditto: chiede di chiarire la differenza tra la NOI e la Commissione Oratorio e come si interfacceranno.
don Roberto: chiarisce che la NOI sarà uno dei componenti la commissione.
Anna Ascione: sono pienamente d’accordo nel coinvolgere i genitori a partire dai piccoli fino ad arrivare alle superiori. Come più volte ha ricordato Don Roberto, l’oratorio è di tutta la comunità e quindi bisogna far sì che nessuno si senta escluso.

Sabrina Calabrese: chiede di capire il tipo di impegno richiesto.
don Roberto: fa presente che si tratterà di partecipare a un massimo di 5 riunioni, la prima per programmare il nuovo anno, le successive per valutare l’andamento della programmazione e volte a fare integrazioni o modifiche a quanto necessario. Le riunioni avranno una durata di circa 1 ora ciascuna.
Camilla Corti: sottolinea l’importanza di una collaborazione da parte di tutti i membri che partecipano alla vita dell’oratorio, altrimenti si rischia di continuare come capita attualmente che ognuno cura il proprio pezzettino e non si interessa a chi effettivamente ha bisogno di un aiuto attivo. Inoltre chiede di chiarire quali sono i valori da condividere in oratorio e di cercare di trovare valide alternative per risolvere i problemi che stanno avvolgendo il nostro oratorio.
Sabrina Calabrese: concorda pienamente con quanto esposto da Camilla e sul bisogno di chiarire quali siano i valori a cui l’oratorio deve tendere. In particolare A.ge. è molto sensibile ad alcuni di questi e cerca di trasmetterli con i propri progetti, valorizzando per esempio l’accoglienza e lo stare insieme. Quindi assolutamente a favore della costituzione di questa Commissione per meglio costruire un ambiente in cui crescere bene.
Rita Beretta: ricorda che con don Alfonso era stato stilato lo Statuto dell’oratorio e sarebbe una buona base su cui iniziare a lavorare.
Alessandra Venditto: con don Daniele aveva fatto parte della Commissione Oratorio e ricorda di aver tenuto un quaderno con tutte le riunioni fatte, che poi aveva consegnato a don Omar in quanto aveva cambiato l’organico.
Camilla Corti: gli è stato consegnato un vademecum da parte dei formatori dei nostri animatori del grest, potrebbe essere preso in considerazione per la nuova base di partenza. Prima però si riserva di leggerlo attentamente e poi condividerlo se effettivamente di interesse per l’argomento.

Giuseppe Principato: chiede se è previsto un referente principale e poi chi saranno i soggetti che dovranno essere coinvolti al suo interno.
don Roberto: Il referente principale sarà la figura del parroco. È fondamentale e necessaria che ci sia una costante formazione per tutti coloro che operano all’interno della parrocchia e in particolar modo dell’oratorio, in modo da essere tutti conformi ad un atteggiamento da avere nei confronti di situazioni che si possono presentare. Ognuno ha ovviamente il proprio carattere ma si tratta di un’indispensabile formazione pedagogica perché chi opera con i bambini e i ragazzi.

Andrea Trombetta: evidenzia il fatto che da diversi anni non è più attivo in oratorio, però per la sua esperienza, l’oratorio non dovrebbe sopperire alle mancanze di altre associazioni. Invece è necessario che alla base dell’oratorio ci sia un senso cristiano.
don Roberto: negli anni ’50 quando sono nati gli oratori Lo scopo era di concentrare tutte le realtà comunitarie al fine di fare una netta contrapposizione e un parallelismo a gruppi estranei e contrari al filone cristiano. Ciò ora non c’è più quindi siamo agevolati nella nostra volontà di creare qualcosa di nuovo. E a questo proposito cita un pensiero di don Giovanni Bosco su cui riflettere: i ragazzi crescono come buoni cittadini e buoni cristiani. E sottolinea di come la scuola stia diventando erroneamente una succursale di tutto.

Anna Salvadè: manifesta la sua paura di non riuscire a trovare nessuna nuova figura da coinvolgere.
Anna Ascione: se partiamo dalla base ci sono buone possibilità, ho trovato molti genitori che hanno desiderio di essere coinvolti.
Rita Beretta: sottolinea l’importanza di coinvolgere ma soprattutto educarli al servizio.

Federica Paracchini: appoggia tutte le idee sopra esposte dagli altri membri, ricordando che sono state poste proprio come obiettivo del progetto pre-cresima del gennaio 2017. Pertanto non può che esserne favorevole nel proseguire con il coinvolgimento delle famiglie a partire dalla materna.
Luciana Tedesco, Emanuela Lucca e Elisabetta Pirovano: appoggiano le idee sopra esposte.

don Roberto: sottolinea che l’oratorio non è solo dei bambini/ragazzi ma di tutti anche degli adulti, che alla base ci deve essere un vero e proprio servizio alla comunità e pertanto lo scopo del consiglio dovrà essere quello di organizzare eventi perché tutti si sentano nella casa di Gesù e soprattutto a casa propria. Ricorda con piacere quando durante un periodo di benedizione delle case a San Giuliano, era ormai arrivato a termine e stava uscendo dal condominio, quando incontra un signore distinto che lo ferma e gli fa un’offerta di 20 euro. Lui subito le dice che può salire a fare la benedizione della sua casa, ma il signore le risponde di non essere interessato in quando mussulmano. Allora il don chiede il perché della sua offerta e lo stesso gli risponde: perché voi aiutate tutti.

Questo deve essere lo spirito che deve animare l’oratorio. L’importante è iniziare, mettere a fuoco cosa serve e per chi. Riscoprire il vero senso della vita in oratorio.
Giuseppe Principato: bisogna iniziare a creare degli eventi e mettere delle basi.
Anna Besio: espone molta perplessità, perché in Grandate non sente vivo l’oratorio e percepisce una chiusura verso l’esterno. Mentre a Rebbio è un’attitudine della comunità molto accesa.

Rita Beretta: non quanto appena esposto da Besio Anna, lei stessa ricorda gli anni vivi dell’oratorio. Ha smesso nel momento in cui non si è più sentita a casa propria.
Sabrina Calabrese: cerca di capire quanto esposto da Besio Anna, in quanto anche lei ha avuto molto spesso la percezione che l’oratorio appartenesse a qualcuno e non alla comunità. Si è sentita frasi del tipo, tanto fanno tutto loro.

don Roberto: risponde a quanto emerso facendo notare che questo è il pericolo reale, ma potrebbe anche un semplice alibi per non fare nulla. Ecco perché una Commissione Oratorio dovrebbe aiutare a sorpassare e sicuramente dovrà essere rinnovata con una frequenza temporale breve. Quando nel nostro ambiente si crea un gruppo di amici, è l’inizio della fine. Ecco perché si deve venire non per amicizia ma per servizio. L’importante che l’oratorio non venga identificato come un gruppo di amici.
Andrea Trombetta: conclude dicendo che bisogna aver voglia di mettersi in discussione.

All’unanimità viene accolta l’idea di don Roberto e i suggerimenti esposti per la creazione di una Commissione o Consiglio d’oratorio. Presa la decisione si definiscono i membri che dovranno farne parte, un membro per gruppo:

  • animatori
  • cucina
  • baristi
  • catechisti
  • volontari oratorio
  • NOI
  • AGE
  • anziani
  • pulizie e manutenzione
  • genitori

Per quanto riguarda quest’ultima voce si decide che i catechisti dovranno aver a tempo debito avvisato il proprio gruppo e cercato di coinvolgere tutti in modo che durante gli incontri tra il don e i genitori, si possa provvedere all’elezione di un candidato per classe.

Rita Beretta: chiede di trovare un modo per coinvolgere anche chi non fa parte di questi gruppi.
Anna Ascione: propone di fare un volantino da mettere all’interno del giornalino.
Federica Paracchini: appoggia l’idea di Anna Ascione e propone di inserirlo anche negli avvisi e sul sito.

Anna Salvadè: interviene chiedendo al don di esporci la sua esperienza avuta in passato in merito.
don Roberto: ricorda che Sondrio era una parrocchia con tre oratori, quindi molto strutturati e articolata. Era come un consiglio pastorale. Invece a San Giuliano e Rovellasca non ricorda ci fosse.

Si conclude l’argomento creando un minigruppo di lavoro formato da Anna Ascione, Federica Paracchini, Sabrina Calabrese e Alessandra Venditto sotto la coordinazione di don Roberto, al fine di decidere come coinvolgere la comunità e cosa fare nello specifico mettendo giù un piano chiaro e definito.

2 Varie ed eventuali

– Lettura lettera
Don Roberto legge una lettera ricevuta a stretto giro di mano da Trombetta Andrea, scritta da Cinzia Furlan. La parrocchiana ringrazia per il lavoro che svolgiamo ma espone una sua contrarietà in merito allo spostamento della santa messa del giovedì sera al mattino.
Rita Beretta: sottolinea con appoggio di tutti, che si tratta di un esperimento e non è stato per nulla facile per tutti noi prendere questa decisione.

Siamo tutti concordi nel fatto che invieremo a nome del Consiglio Pastorale una risposta personale alla parrocchiana, ringraziandola in primis per l’interesse verso i nostri incontri e che questo sia di buono auspicio e di esempio per tutta la comunità cristiana in cui viviamo.

– Natale
don Roberto: conferma nel periodo di Quaresima la catechesi per gli adulti il venerdì sera anticipando l’argomento: S. Pietro. Ricorda gli imminenti incontri per il periodo natalizio:

  • Fiaccolata di inizio Avvento sabato 30 novembre
  • Novena per i bambini tutte le mattine dal 17 dicembre alle ore 8.00 in chiesa parrocchiale e il sabato e il lunedì alle ore 16.00
  • Catechesi per gli adulti tutti i giovedì sera sul tema di Santa Maria Maddalena.

– Pranzo povero
Anna Salvadè: porta avanti la richiesta del CIF di avere un maggiore aiuto nella promozione della domenica del missionario con il pranzo povero, perché l’adesione sta diminuendo a vista d’occhio e la preoccupazione è molta.
don Roberto: propone di puntare di più su incontri con i missionari che portano testimonianza viva del proprio operato.
Federica Paracchini: ricorda che l’esperienza vissuta in prima persona dai propri bambini con Luigi Salvadè molti anni fa, ancora adesso è viva nei loro cuori. Questo evidenzia l’importanza di coinvolgere i bambini e i ragazzi attraverso noi catechisti. L’importanza di creare una rete di collaborazione tra chi collabora in oratorio nasce anche in questo.

Alle 22:30 esauriti gli argomenti, la riunione viene conclusa con una preghiera.