Verbale consiglio pastorale del 19-04-2017

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, in seduta straordinaria, si apre alle ore 21.00 di mercoledì 19 aprile, nei locali dell’oratorio, per prendere in esame il seguente ordine del giorno:

  1. Sante Messe nei borghi
  2. Varie ed eventuali

Presiede l’incontro Don Roberto. I consiglieri presenti sono 14; gli assenti giustificati 2: Alessandro Pirovano, Anna Ascione.

Apre l’incontro Don Roberto, con una preghiera in cui chiede di affidare a Maria, tutti i bambini ed i ragazzi che riceveranno i sacramenti quest’anno.

Introduce quindi l’argomento all’ordine del giorno, ossia se continuare a celebrare le Sante Messe, che negli ultimi anni venivano tenute nei vari borghi del nostro Paese, in sostituzione della benedizione delle case. Essendo decaduta un po’ la motivazione iniziale, quella appunto di raggruppare le famiglie per portar loro la benedizione annuale, e considerando che di Messe feriali, nella nostra Parrocchia se ne dicono a sufficienza, forse avrebbe senso riesaminare la Celebrazione Eucaristica, fatta a due passi dalla Chiesa Parrocchiale, pensando magari di sostituirla con la recita del Rosario. I consiglieri vengono invitati a fare una personale analisi ed ad esporla.

Prende la Parola Giuseppe Principato, dicendo che prima di Don Omar, il Rosario veniva recitato ogni domenica sera al Santuario. Proporrebbe dunque di celebrare quest’anno la Santa Messa nei borghi esclusi lo scorso anno. Dal 2018 invece, sostituire la funzione Eucaristica, con il tradizionale Rosario.

Interviene Giulio Russo ricordando che, si usava già anni fa, recitare il Rosario, la stessa ora dello stesso giorno, nelle varie corti del Paese. In ogni luogo c’era un incaricato a guidare il momento di preghiera. La volontà era quella di unire contemporaneamente tutto il Paese in preghiera. Quest’anno inoltre ricorre il centenario delle apparizioni della Vergine ai pastorelli di Fatima ed il 24 si ricorda ”Maria SS. Ausiliatrice”. Buona cosa quindi dare particolare importanza al mese mariano, recitando il Santo Rosario in diverse zone del nostro paese, portando così Maria nella quotidianità della nostra vita e delle nostre famiglie.

Don Roberto ritiene bella e valida l’idea e chiede a ciascun membro di motivare la propria scelta.

Luciana interviene sostenendo che lei inizierebbe già da quest’anno. Ritiene la recita del Rosario, meno impegnativa in termini di tempo, rispetto alla Messa, quindi più persone potrebbero essere invogliate a parteciparvi. Resterebbe in ogni caso un bel momento di aggregazione e di comunione, momento che si potrebbe rilevare fruttuoso per creare o ricreare legami all’interno della comunità.

Ornella appoggia la proposta ritenendo bello che tutta la comunità preghi contemporaneamente.

Suor Roberta consiglierebbe a Don Roberto di guidare la preghiera nelle periferie.

Considerando che il Rosario verrà recitato settimanalmente, Fausta propone a Don Roberto, di guidare la preghiera ogni volta in una corte diversa e si dichiara favorevole alla sostituzione..

Andrea si ritiene impreparato ad esprimere un’ opinione e combattuto, in quanto ritiene entrambe le alternative belle e valide, ma dubbioso per il fatto che probabilmente non ci saranno altre occasioni per celebrare una Messa all’aperto.

Anche Luisa ripristinerebbe l’usanza della recita del Rosario e ritiene bella la preghiera comunitaria. Così anche per Federica.

Sabrina dice che si è sempre chiesta come mai a Grandate, durante il mese di maggio, non si recitasse la coroncina tutte le sere, come invece fanno in altri Paesi.

Anche Bruna si ritiene favorevole alla proposta, consigliando di scegliere luoghi non troppo ravvicinati tra loro.

Fausta ha evidenziato l’esigenza di trovare degli spazi, che offrano la possibilità di poter stare al coperto in caso di pioggia

Luciana propone di mantenere, come luoghi di preghiera, gli stessi che si utilizzavano per le Messe: i 16 borghi, con i relativi referenti a cui far riferimento per l’organizzazione. Essendo il Rosario settimanale, ritiene che l’affluenza non dovrebbe essere considerevole, quindi non sarà difficoltoso  trovare un luogo coperto che possa contenere un numero limitato di persone.

Davide sostiene che, le Sante Messe erano nate appunto dal fatto che non vi era la Benedizione delle case, e che ora sarebbe meglio sostituirle con il Rosario.

Anche Valeria ritiene che sia molto bello ritrovarsi in piccole comunità per pregare, e anche se per chi le organizza potrebbe essere un momento faticoso, l’esperienza di accogliere è tuttavia molto piacevole. E’ più propensa al Rosario.

Rosaria teme che il Rosario possa essere meno frequentato della Celebrazione Eucaristica.

Federica sottolinea che occorrerà privilegiare quei luoghi di ritrovo, in cui vi è una presenza di anziani.

Risponde Giulio osservando che sarà necessario pubblicizzare questa nuova iniziativa, affinchè tutta la comunità ne venga a conoscenza, magari con un invito scritto da lasciare casa per casa, come del resto si era già fatto per le Messe dei Borghi.

Don Roberto dice che se il fine, è che tutto il Paese preghi in comunione, nello stesso momento, non è importante quante persone sono presenti in ciascun luogo, in quanto chi non prega da una parte, prega dall’altra. Se invece vogliamo puntare ad accogliere un numero di persone elevato, varrebbe la pena ridurre il numero di borghi e concentrare la gente in spazi più grandi. Consiglia quindi di portare a12 il numero dei borghi, numero che racchiude in sé un grande valore simbolico. Si sofferma poi su una questione fondamentale: il messaggio importante che deve assolutamente passare è quello della fraternità, dello stare insieme; la capacità, richiesta in particolar modo ai referenti, è quella di rivolgersi alle persone invitandole personalmente a partecipare. Per come possono e per come riescono, dovrebbero creare un clima di accoglienza che sta all’origine della comunione, far prevalere tutti quegli aspetti che uniscono.

Essendo maggio il mese mariano, Principato si dichiara favorevole al Rosario, pur rendendosi disponibile a prestare il suo servizio, anche per le Messe.

Visto che gli apprezzamenti verbali per l’impostazione della proposta e per i contenuti sono stati molteplici, e che la maggioranza dei membri si è trovata concorde nel voler sostituire la Celebrazione Eucaristica nei Borghi, con la recita del Santo Rosario, Don Roberto fa il punto della situazione: già da quest’anno in 12 punti del Paese, ogni mercoledì di maggio, alle ore 20:30, ci sarà la recita del Santo Rosario. I mercoledì saranno 5: il 3 – 10 – 17 – 24 – 31 Maggio. Mercoledì 31 maggio, su suggerimento di Giuseppe Principato, il Rosario si terrà alle ore 20,00 presso il Santuario, per tutti i borghi. A seguire la Santa Messa che andrà a chiudere il mese Mariano.

Prosegue Don Roberto rilevando che coloro che risiedono nelle periferie, si sentono davvero poco Grandatesi, poco inseriti nella nostra comunità. Cercherà quindi di essere presente in questi luoghi periferici ed in quelli dove ci saranno gli anziani.

Si decide quali borghi accorpare. Ci si distribuisce i referenti da avvisare.

Federica suggerisce di predisporre un biglietto che spieghi alle persone, il messaggio che si vuol far passare, al fine di rendere partecipe tutta la Comunità su quanto è stato esaminato e discusso. Il Parroco la incarica di prepararlo.

Viene deciso di esporre sulla porta della Chiesa una locandina con elencati i 12 borghi scelti e le vie assegnate. Se ne occuperanno Andrea e Federica.

Punto 2: Varie ed eventuali

Essendo l’incontro con i genitori per il Grest estivo, previsto per un mercoledì di maggio, viene spostato a martedì 16 maggio.

Il Consiglio Pastorale si riunirà nuovamente martedì 8 giugno 2017 alle ore 21:00 e avrà come tema all’ordine del giorno, la verifica della nostra attività annuale.

Non restando altri argomenti di cui discutere, dopo la recita del Gloria, Don Roberto ringrazia i consiglieri per la disponibilità e l’assemblea viene sciolta alle ore 22:25.