Verbale consiglio pastorale del 09-06-2021

Il giorno 9 giugno 2021 alle ore 20:30 in chiesa parrocchiale si è riunito il Consiglio Pastorale per discutere quanto segue:

  1. Proposte per riaperture e coinvolgimento parrocchiani
  2. Varie ed eventuali

Presiede l’incontro Don Roberto che apre l’incontro con la preghiera dedicata alle attività che saranno di imminente attivazione.
Consiglieri presenti: Concetta Cannataro, Sabrina Calabrese, Emanuela Lucca, Federica Paracchini. Elisabetta Pirovano, Luciana Tedesco, Andrea Trombetta, Alessandra Venditto, Camilla Corti. Consiglieri assenti: Suor Roberta, Anna Besio, Anna Ascione, Rita Beretta, Giuseppe Principato, Anna Salvadè.

Don Roberto: vorrei aprire prima di iniziare con la mia richiesta con la percezione di questo periodo sicuramente difficile. Lo scorso anno ho celebrato 43 funerali contro i 23 dell’anno prima e quest’anno la situazione è la stessa. C’è stato un forte impatto comunitario. Ci sono sempre meno persone a messa, diminuite di 1/3, considerando che stiamo parlando di 1/3 del 20% della comunità che prima partecipava alle messe. Andando a benedire le case ho trovato un po’ di persone in più rispetto al passato che non hanno voluto la benedizione e l’età era tra i 35-50 anni. È venuto meno un tessuto di fede che si esprimeva in una partecipazione fisica ai sacramenti e proprio questa fascia di età non partecipa più alle messe. Questa è la situazione: crisi di fede. Quindi ora chiedo a voi cosa possiamo fare per attivare un coinvolgimento di questa fascia di età.

Devo ammettere che in ogni caso c’è stata una bella accoglienza da parte delle famiglie che erano felici di rivedermi. Vi riporto inoltre i complimenti per la disciplina encomiabile durante le messe rivolta a tutti i parrocchiani da parte degli altri Paesi vicini, riportata da parroci e altri frequentatori.

A breve partiranno le seguenti proposte:

  • apertura serale dell’oratorio: saranno gestite da un gruppo volontario di genitori che faranno a turni per la gestione dello stesso, sarà sempre presente un responsabile Covid. Sulla carta ci sono tanti nomi di età tra i 35-50 anni e questo mi da grandi speranze.
  • Campo estivo dal 28 giugno al 10 luglio: rivolto ai ragazzi che frequentano la II media fino alla II superiore. Ci sono circa 26 iscritti e l’obiettivo sarà formare dei discepoli di Gesù, ci saranno riflessioni e lettura del Vangelo. Con pomeriggio dedicato a testimonianza, ci saranno 2 gite a piedi nella nostra zona e poi i ragazzi stessi saranno incaricati a fare 2 serate per animare i bambini.
  • Pellegrinaggio: dal 18 al 25 ottobre in Terra Santa con Green Pass.

Ora per chi vuole, aspetto un vostro parere su quanto espresso e delle nuove proposte.

Tempo dell’avvento

Emanuela Lucca: sarà difficile riportare le persone in Chiesa per paura, ci sono pochissimi bambini e sinceramente non capisco il motivo. Probabilmente la mancanza del catechismo in presenza ha influito molto non sentendo l’obbligo di frequentare la messa perché non andavano a catechismo?

Don Roberto: vorrei fare un complimento di cuore a tutti i catechisti che si sono impegnati ancora di più rispetto agli altri anni, perché la verità è che fare catechismo a distanza non è stato facile e hanno ricercato sempre nuove idee e proposte per coinvolgere tutti.

Elisabetta Pirovano: hanno retto le classi impegnate con i sacramenti. Ho notato che in zona rossa c’erano più coinvolgimento rispetto alle altre fasce di colore, come se si ricordassero della Chiesa solo nel momento del bisogno. Si tratta di una voragine di età inesistente, ci troviamo io e Camilla a fare attività che facevamo a vent’anni, solo che le forze non sono più le stesse, manca il ricambio generazionale.

Don Roberto: nell’800 nell’Impero Austroungarico, il parroco doveva riferire i nomi di chi non faceva la Comunione a Pasqua al Prefetto. Perché questo significava che erano dei comunisti. Ora se dovessimo fare ciò dovremmo dire chi fa la Comunione perché si tratta di numeri molto inferiori.

Luciana Tedesco: difficile fare proposte, non sentono più la responsabilità genitoriale, non c’è più l’accompagnamento verso una crescita.

Don Roberto: la messa è un punto di arrivo, ma per arrivare ci deve essere qualcosa.

Concetta Cannataro: stiamo vivendo in un clima di aridità. Famiglie provate dall’epidemia e il distacco va visto anche da un punto di vista diverso. Va capito il malessere, trovando un metodo per avvicinare chi in questo periodo sta facendo realmente fatica a vivere.

Andrea Trombetta: penso che ci sia un decadimento sociale. L’educazione non la ricevono o la ricevono male. È un problema di ripotare le famiglie più vicine alla fede, dandogli spunti per fargli capire come trovare conforto nella fede, soprattutto ora che stanno vivendo questo periodo storico.

Don Roberto: in Germania la crisi è ancora più forte, lì sono vincolati a essere inseriti in un registro e dare una tassa annuale per usufruire dei servizi cristiani (comunione, battesimo, funerali, ecc.) e nonostante questo ogni anno 200mila tedeschi chiedono di essere cancellati dal registro e hanno una frequenza pari al 6/8% alle messe.

Ho notato che l’ultima volta che abbiamo potuto farlo, gli incontri con i genitori dove autogestiscono il catechismo, c’è una maggiore interazione e presenza. Forse perché c’era un coordinatore che faceva da collante, fatto sta che hanno organizzato anche il pranzo autogestito e si è visto una maggiore collaborazione e armonia. Io punterei a questo nei diversi gruppi. Voi cosa dite?

Federica Paracchini: è mancato il momento di incontro, nel mio gruppo di catechismo ho visto molto entusiasmo e richiesta da parte dei ragazzi di incontrarci ancora. Però è mancato il momento di incontro con i diversi genitori e/o nonni, anche se veloce, a termine del catechismo. Il contatto umano è venuto molto a mancare.

Don Roberto: fare in modo per trovarsi e stare bene insieme. Creando una base per costruire qualcosa. Sicuramente fare delle proposte in base all’utente a cui sono rivolte. E non generalizzare. Deve diventare la voglia di stare insieme in visione di un futuro.

Sabrina Calabrese: ricordo con piacere quanto abbiamo organizzato gli incontri rionali, le persone si sono sentite aggregate, c’era stata una partecipazione attiva e coinvolgente. Alla fine ci siamo ritrovati a parlare, scambiando due parole con vicini che era difficile incontrare. Abbiamo creato un momento di vicinato. Io proporrei di rifare la messa a contrade.

Don Roberto: se pensassimo di celebrare una messa per l’apertura della novena, una volta all’anno ogni anno in un luogo diverso del Paese. Per ripotarci all’invito del nostro Santo Papa: creare una Chiesa in uscita.

È stato espresso da tutti il favore a proporre una messa Venerdì 3 settembre alle ore 20.30 nel prato vicino a via Carducci.

Varie ed eventuali

Luciana Tedesco: mi è stato fatto presente di cercare di tenere più aggiornato il sito con gli avvisi della settimana soprattutto nel discorso inerente agli orari delle messe.

Alle 21.40 esauriti gli argomenti, la riunione viene conclusa con una preghiera.