Verbale consiglio pastorale del 07-09-2017

Giovedì  7 settembre 2017 alle ore 21,05, si riunisce nei locali dell’oratorio, regolarmente convocato, il Consiglio Parrocchiale Pastorale, per prendere in esame il seguente ordine del giorno:

  1. Orientamenti pastorali
  2. Campo estivo
  3. Catechisti
  4. Varie ed eventuali

Presiede l’incontro Don Roberto. I consiglieri presenti sono 14; gli assenti giustificati 2: Mastronardi Sabrina, Giulio Russo.

Punto 1

La seduta viene aperta con la preghiera dedicata alla nostra comunità che intraprende un nuovo anno pastorale.

Terminata la preghiera, Don Roberto introduce il primo tema all’ordine del giorno, consegnandoci un libretto scritto dal nostro Vescovo Oscar Cantoni, dal titolo “TESTIMONI E ANNUNCIATORI DELLA MISERICORDIA DI DIO”, dove sono riportati gli orientamenti pastorali per la Chiesa che è in Como.

Questi orientamenti pastorali, dice Don Roberto, meritano quantomeno di essere letti, meditati, discussi, ed il luogo più adatto per tale discussione è certamente il Consiglio Pastorale. Viene letta l’introduzione del testo, che spiega cosa sono gli orientamenti pastorali e come andrebbero usati. Sullo sfondo di questi orientamenti c’è una Chiesa missionaria, fatta da persone che hanno una vita intensamente umana, bella, felice e che si propone come un luogo dove è bello vivere. Una Chiesa, come diceva il nostro Papa, che attrae. Per poter essere tale, la nostra esistenza dovrebbe essere carica di una certa gioia di vivere che scaturisce dall’incontro con Lui e senza la quale non si è in grado di attrarre nessuno. Non bisogna proporsi come modelli perfetti in quanto nessuno di noi lo è, ma come persone che hanno incontrato Qualcuno davvero perfetto, la cui tenerezza ci raggiunge in un abbraccio grande di misericordia; Qualcuno che ci ama a tal punto da innalzarci e da donarsi a noi, invitandoci a parlare di Lui. Chi ha vissuto infatti un’esperienza intensa di misericordia, prosegue Don Roberto, non può che parlarne: se ci sentiamo amati abbiamo questo forte desiderio di raccontarlo. La Chiesa non è fatta da persone perfette, ma da persone innamorate; è quindi la gioia cristiana ciò che ci dovrebbe distinguere.

Queste pagine di orientamenti pastorali non sono un piano pastorale e non contengono suggerimenti. Sono suddivise in capitoli, precisamente 4, e Don Roberto propone di prenderne in considerazione uno per ogni incontro dei prossimi Consigli Pastorali. Al fine di approfondire l’argomento trattato e confrontarsi insieme, al termine di ogni capitolo sono poste delle domande che possono far nascere riflessioni utili sia a livello personale che a livello comunitario. Tali domande potrebbero dar adito a situazioni concrete, da cui possono scaturire risposte e proposte utili per la nostra comunità. Il suggerimento di Don Roberto è quindi quello di prepararsi leggendo a casa il primo capitolo per il prossimo incontro, di rifletterci su per poi condividere con tutti le diverse osservazioni, considerazioni, notazioni o proposte.

Punto 2

Prende la parola Andrea per raccontarci la sua esperienza di educatore che ha accompagnato e seguito i ragazzi al Campo estivo. Esperienza davvero bella e significativa, condivisa con 25 ragazzi e 5 accompagnatori, seguiti e affiancati da Don Roberto, che Andrea ringrazia per averli guidati in questo percorso semplice e speciale. La giornata iniziava con la Santa Messa a cui tutti partecipavano, dapprima un poco incerti, poi con entusiasmo; così anche per le Confessioni. Un’esperienza davvero intensa per tutti.

Prosegue Anna affermando che questa bella esperienza deve fare i conti con un numero forse un po’ ridotto di educatori disponibili, nonostante ciò tutto è andato per il meglio, e conferma le parole entusiaste di Andrea. Racconta che le giornate sono state intense, durante le quali i ragazzi hanno giocato, cantato e sono stati insieme anche lavorando, alternandosi al servizio quotidiano alla mensa e al riordino degli ambienti da loro occupati e condivisi, e soprattutto hanno pregato. Un cammino di crescita umana e spirituale quello intrapreso dai nostri ragazzi e da tutti gli educatori che li hanno seguiti con gioia e amore.

Don Roberto racconta che gli è capitato spessissimo di vedere ragazzi entusiasti dell’esperienza unica vissuta nei campi estivi; bravi ragazzi, intelligenti e dotati,  che si sono allontanati comunque dalla vita d’oratorio. Il campo estivo è quindi un momento di tanti che, con continuità, costanza e fiducia nella fede, vanno vissuti in Parrocchia. C’è un cammino: il campo estivo è stato il punto di arrivo di un cammino annuale, ma deve essere il punto di partenza di un altro cammino annuale. Qui entra in gioco la comunità, specialmente gli adulti a cui manca la dimensione della festa, della gioia della fede, che invece dovrebbe essere una condizione permanente di ogni cristiano, con l’urgenza e la preoccupazione di comunicarla ai nostri ragazzi. I giovani hanno bisogno di adulti che guardano a loro con stima, fiducia e rispetto. Adulti che sanno mettersi in ascolto e che non giudicano soltanto, ma sanno valorizzare anche le persone più giovani. Dovremmo allenarci a vedere il bello ed il buono di ogni persona e soprattutto ad avere più stima reciproca.

Punto 3

Federica introduce l’argomento numero 3 dicendo che durante l’ultima riunione dei catechisti sono stati presentati i nuovi componenti. Sono stati elencati gli orari ed i giorni del catechismo, cercando di risolvere delle mancanze, in quanto alcuni catechisti hanno rinunciato. Risulta ancora scoperto il gruppo di 24 bambini della classe prima elementare.

Ornella chiede se la visita agli anziani sarà mantenuta e viene confermata l’iniziativa.

Rosaria domanda se anche l’iniziativa dei mercatini continuerà con la collaborazione dei ragazzi di seconda e terza media e con la presenza di qualche catechista. Andrea lo conferma. Don Roberto considera che non è sempre indispensabile la presenza del catechista. La comunità è composta da persone con diversi doni e carismi, che possono relazionarsi direttamente con i ragazzi. 

Punto 4

Federica riporta che, secondo qualche genitore, i ragazzi del Grest sono stati poco attivi e coinvolti. Risponde suor Roberta, affermando che non condivide nel modo più assoluto tale affermazione. I ragazzi sono stati attenti, presenti e bravi nonostante la loro giovane età, e malgrado fosse la loro prima esperienza come animatori, la loro presenza nei gruppi è sempre stata costante. Luisa afferma che durante le gite sarebbe bene andassero solo i ragazzi ritenendo che si sentirebbero maggiormente responsabilizzati. Anche Don Roberto non condivide l’opinione dei genitori.

Don Roberto riconsidererà le gite del Grest dell’anno prossimo, privilegiando luoghi magari meno affollati rispetto a quelli di quest’anno, preferendo località con qualche bella camminata. Conclude ritenendo che sostanzialmente il Grest sia andato bene, si ritiene contento anche degli animatori, che si sono impegnati più che discretamente nei compiti a loro assegnati.

Tra le cose belle da ricordare di questa estate 2017, prosegue Don Roberto, c’è la ripresa del campo estivo con una “due notti e tre giorni” in oratorio. Prende la parola Andrea, affermando che anche questa è stata una bella esperienza perché il gruppo si è ritrovato, cercando di ricreare lo spirito del campo. Certo è che, essendo un contesto diverso, anche il tipo di esperienza si è rivelata tale. I ragazzi hanno dormito poco, nonostante ciò hanno pregato, sono andati alle novena delle 6 del mattino, hanno svolto le loro attività e hanno fatto persino i compiti. Conclude ritenendo che sono davvero dei bravi ragazzi con cui è possibile costruire qualcosa di importante.

La cosa che è piaciuta maggiormente a Don Roberto è il fatto che questa iniziativa sia nata e gestita completamente da laici. Il parroco volutamente ha partecipato unicamente con una riflessione. Le nostre comunità devono capire che tante iniziative si possono e si devono fare, indipendentemente dalla presenza fisica del prete, così come accade nell’Azione cattolica, dove il sacerdote collabora solamente confessando, celebrando la Messa, mentre tutto il resto viene svolto dai laici. Questa è la strada anche per le nostre comunità, prosegue; questo è il Concilio Vaticano II. Ringrazia gli educatori che hanno partecipato.

Don Roberto introduce la questione dell’orario e del luogo della novena e delle Messe in preparazione della festa della Madonna di settembre.  Bruna riporta la richiesta e l’opinione di alcune donne che lamentano la mancanza della celebrazione Eucaristica in Parrocchia durante quella settimana, e proporrebbero di tornare a celebrare una funzione la mattina al Santuario e una la sera in Parrocchia. Prosegue il Don, chiedendoci di pensare bene per il prossimo CPP, quali orari ci permetterebbero di manifestarci di più come Chiesa in uscita. Chiesa che vorrebbe accogliere e raccogliere coloro che per seri motivi, hanno difficoltà ad essere presenti. La partecipazione alle Messe della Novena si è rivelata decisamente superiore rispetto alle presenze delle Messe settimanali. Si domanda allora Don Roberto se ciò è accaduto perché è una festa molto sentita, quella di Maria Bambina, o se invece è perché l’orario consente a molti di partecipare alla funzione. Ci invita quindi a riflettere a quali persone vogliamo rivolgerci per capire se è opportuno mantenere orari e luogo come quest’anno, o se invece fosse meglio cambiarli. Ci ricorda ancora Don Roberto che nella nostra Parrocchia c’è anche la messa al Monastero.

Fausta domanda se durante il prossimo incontro verranno valutati anche gli orari della Novena di Natale. L’esperienza passata, dice il Don, si è rivelata fallimentare per quanto riguarda i ragazzi ma molto partecipata dai bambini delle elementari e sufficientemente condivisa dagli adulti. Pertanto discuteremo anche se mantenere gli stessi orari o se modificarli, sempre considerando a chi vorremmo rivolgerci. Certo che, sottolinea Don Roberto, la Novena di Natale del mattino ha tutta un’altra valenza rispetto a quella serale.

Martedì mattina, 12 settembre, dalle 7:30 alle 8:45 Don Roberto sarà presente in Chiesa per la benedizione dei bambini che inizieranno la scuola, dei loro genitori e nonni.

Ornella chiede conferma per quanto riguarda il pranzo povero del 22 ottobre, quale giorno della giornata missionaria mondiale, ma Don Roberto ricorda che lo stesso giorno ci sarà il ventesimo dell’Associazione Pensionati. Sarà così necessario accordarsi con gli stessi.

Infine il Don ricorda che il Gruppo Famiglie procede con il percorso intrapreso lo scorso anno. 

Non avendo null’altro di cui discutere, il CPP prende atto di quanto è stato detto e la seduta viene tolta alle ore 22:15 circa con la preghiera conclusiva.